Mercati

Borse in difficoltà dopo peggior febbraio dal 2009

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Il mese di marzo parte con la stessa intonazione con la quale si era chiuso febbraio: negativa. Febbraio 2018 è stato il peggiore per le Borse dal 2009. I rendimenti dei Treasuries Usa decennali rimangono sotto il 2,9%, mentre i Bund rendono come ieri. Sul mercato valutario il dollaro è stabile mentre la sterlina fa fatica dopo il no del governo inglese alla prima bozza del trattato di Brexit preparata dalla Commissione Ue. Tra le materie prime, il contratto WTI sul petrolio prova a rifarsi dopo due sedute di cali di fila, mentre per l’oro si prospetta la peggiore prova giornaliera in due mesi.

A livello settoriale, in Europa particolarmente pesanti sono i gruppi attivi nelle vendite al dettaglio e quelli dell’universo media. Una nota positiva arriva dagli Usa, dove Wall Street proverà a rimbalzare dopo aver chiuso il mese con la peggiore performance in quasi due anni. A influire negativamente sono le prospettive di quattro strette monetarie quest’anno negli Stati Uniti.

Gli investitori aspettano con ansia il secondo intervento della settimana al Congresso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, i cui commenti ottimisti su economia e salari hanno innervosito i mercati un paio di giorni fa. Le sue parole hanno alimentato le speculazioni circa un ciclo di rialzo dei tassi più aggressivo del previsto, una strategia che come avverte il presidente del fondo hedge Bridgewater Associates Ray Dalio potrebbe compromettere la crescita.

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