Al ritorno dalle feste del Thanksgiving gli operatori delle Borse americane trovano un contesto favorevole per l’azionario ma sfavorevole per l’obbligazionario. Wall Stret ha chiuso una seduta accorciata sui nuovi record, mentre le Borse globali hanno chiuso la settimana in positivo, interrompendo una serie negativa di due settimane. I bond governativi europei sono sotto pressione, mentre i listini azionari pagano il rafforzamento dell’euro che ieri ha riconquistato quota 1,18 dollari. Aiutano le speranze che i partiti politici in Germania sblocchino l’impasse politica superando il momento più incerto e critico degli ultimi anni per la quarta potenza economica mondiale.
Il contesto macroeoconomico e nel dettaglio il ritorno della fiducia delle aziende nel paese (vedi grafico sotto) e l’ottima ripresa dell’economia certificata dai dati del PMI pubblicati ieri in Eurozona, fanno il resto. Sempre sul Forex il dollaro riesce a interrompere una serie negativa di tre sedute. Dopo un’elezione deludente per il suo partito Angela Merkel è uscita danneggiata dal fallimento degli ultimi colloqui per formare una coalizione. Molto, non solo la sua eredità politica ma anche il futuro economico della locomotiva europea, dipenderà da quello che deciderà di fare ora.
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