Mercati

Borse e petrolio ignorano crisi politiche in Usa e Brasile

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Le quotazioni di Borse e petrolio sono in rialzo all’inizio della settimana. La materia prima è favorita dalla conferma offerta dall’Arabia Saudita che un accordo dell’Opec per l’estensione di nove mesi dei tagli alla produzione è da considerarsi cosa praticamente fatta. Gli investitori cercano di concentrasi sui fondamentali dell’economia e sulla redditività delle imprese, piuttosto che sulle turbolenze politiche in Usa e in Brasile e le tensioni geopolitiche. Il nuovo test missilistico della Corea del Nord aumenta ulteriormente il rischio di scoppio di una guerra nucleare.

In Asia e in Europa le Borse scambiano in progresso e l’azionario globale è vicino ai livelli record. I trader scommettono che la crescita economica riuscirà a sopperire alle crisi politiche dei governi statunitense e brasiliano prima dell’estate bollente per l’Europa (alle legislative in Francia e le elezioni politiche in UK seguiranno le elezioni federali in Germania e forse persino elezioni anticipate in Italia). Sul mercato valutario lo yen si indebolisce con la calma che torna a regnare sui mercati finanziari dopo una settimana estremamente volatile. I prezzi del petrolio (contratto Wti) hanno raggiunto quota 51 dollari al barile (vedi grafico sotto riportato).

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