Dopo la settimana positiva per l’azionario europeo, la prima delle ultime tre, complice la forza dell’euro la seduta è debole per le Borse europee. Le speranze di un accordo tra i conservatori di Angela Merkel e i socialisti di Martin Schulz per la formazione “rapida” di un governo in Germania, che sblocchi l’impasse politica venutasi ad aprire dopo le elezioni federali di settembre, stanno aiutando a tenere alto l’umore clima di mercato.
Sul Forex l’euro, che scambia sopra i 1,19 dollari, è salito sui massimi di due mesi rispetto alla valuta Usa. Nuovo record per il Bitcoin, che si è issato in area 9.700 dollari. Tra le materie prime, dalla Russia arrivano conferme di un accordo di massima unanime sull’estensione del piano dell’Opec per tagliare la produzione di barili di petrolio e ridare carburante ai prezzi.
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Sul Forex, il dollaro Usa, che oggi fa fatica soprattutto rispetto all’euro, favorito dalle prospettive di un accordo per la formazione rapida di un governo in Germania, dovrebbe rifarsi per via dell’andamento dell’inflazione e della riforma fiscale. Lo sostiene l’head of FX and money market sales department della divisione giapponese di Societe Generale, Kyosuke Suzuki.
Salvo grandi sorprese, i dati sui prezzi al consumo, i progressi che verranno compiuti sul testo della riforma fiscale Usa e l’udienza di conferma di Jerome Powell alla guida della Fed dovrebbero agire da catalizzatori di un rimbalzo per il biglietto verde già a partire da questa settimana. Le previsioni per il cambio dollaro/yen sono nella forchetta di prezzo compresa tra 111 e 112,50 yen. Al momento vale 111,35, mentre il rapporto euro dollaro viaggia appena sotto quota $1,1930.
L’indice EuroStoxx 600 apre in calo dell 0,2% a quota 385,85. In ribasso dello 0,4% Piazza Affari. Francoforte cede lo 0,39%, Parigi lo 0,43% e Londra lo 0,15%. Tra i titoli italiani a maggiore capitalizzazione, si muove in lieve controtendenza FCA (+0,07%) dopo che le ultime indiscrezioni stampa sono tornate a concentrarsi sull’operazione di spin-off della componentistica, che il mercato attende per il primo semestre del 2018.
Accusano ribassi più pesanti del resto di mercato, invece, le azioni Ferrari (-1,41%), Banco Bpm (-1,2%) e STM (-1,12%). Nel resto del listino +4,4% per Giglio Group con l’avvio di iBox Marketplace, la piattaforma mondiale multi brand per l’e-commerce. Sul mercato dei cambi, l’euro si conferma sopra la quota di 1,19 dollari che era tornato a superare venerdì e secondo alcuni osservatori potrebbe a breve avvicinare i massimi dell’anno (1,2092): la moneta unica vale 1,1928 dollari (1,1940 la chiusura della scorsa settimana) e 132,82 yen (133,16), mentre il corss dollaro/yen è a 111,35 (111,52). Sotto la parità il prezzo del petrolio, mentre gli operatori restano in attesa della riunione dell’Opec a Vienna in calendario giovedì: il future gennaio sul Wti cede lo 0,64% a 58,57 dollari al barile, mentre l’analoga consegna sul Brent scivola dello 0,4% a 63,59 dollari.
Sul Forex, il dollaro Usa, che oggi fa fatica soprattutto rispetto all’euro, favorito dalle prospettive di un accordo per la formazione rapida di un governo in Germania, dovrebbe rifarsi per via dell’andamento dell’inflazione e della riforma fiscale. Lo sostiene l’head of FX and money market sales department della divisione giapponese di Societe Generale, Kyosuke Suzuki.
Salvo grandi sorprese, i dati sui prezzi al consumo, i progressi che verranno compiuti sul testo della riforma fiscale Usa e l’udienza di conferma di Jerome Powell alla guida della Fed dovrebbero agire da catalizzatori di un rimbalzo per il biglietto verde già a partire da questa settimana. Le previsioni per il cambio dollaro/yen sono nella forchetta di prezzo compresa tra 111 e 112,50 yen. Al momento vale 111,35, mentre il rapporto euro dollaro viaggia appena sotto quota $1,1930. Oggi solo sterlina fa peggio del biglietto verde.
In attesa dell’udienza di conferma del nuovo presidente designato della banca centrale americana, Jerome Powell, il dollaro Usa si indebolisce sui mercati valutari. Dagli ultimi verbali della Fed emerge come le autorità di politica monetaria siano riluttanti a spingere troppo in rialzo il costo del denaro. Il rialzo dei tassi a dicembre potrebbe rimanere l’ultimo un per un po’ di tempo. La sterlina guadagna lo 0,3% contro il dollaro a 1,3382 dollari, sui massimi di otto settimane. L’euro vale 1,1952 (+0,29%) al momento.
Nel giorno in cui i listini azionari cinesi sono scesi ai minimi di tre mesi, le Borse europee e quelle statunitensi fanno fatica a trovare una direzione. Gli indici principali di Wall Street hanno aperto le contrattazioni poco variati, non lontani dai massimi record toccati la scorsa settimana. Nel giorno degli sconti del Cyber Monday, tra i titoli più richiesti ci sono quelli dell’e-commerce e delle vendite al dettaglio come Gap (+3,8%), Macy’s (+1,19%) e Target (+0,48%).
L’azienda multinazionale italiana delle costruzioni Astaldi ha subito un crollo alla Borsa di Milano, dove il titolo è stato sospeso per eccesso di ribasso con un -7% teorico. Oggi la Consob ha reso noto che in data 23 novembre 2017, il fondo di investimenti Och-Ziff Management ha aumentato le posizioni corte su Astaldi, dallo 0,42% allo 0,75%.
L’azienda multinazionale italiana delle costruzioni Astaldi ha subito un crollo alla Borsa di Milano, dove il titolo è stato sospeso per eccesso di ribasso con un -7% teorico. Oggi la Consob ha reso noto che il 23 novembre il fondo di investimenti Och-Ziff Management ha aumentato le posizioni corte su Astaldi, dallo 0,42% allo 0,75%.
Avvio di settimana negativo per Borse cinesi terminano la seduta in perdita, scontando ancora gli effetti delle regole più stringenti all’orizzonte da parte delle autorità centrali sui mercati finanziari: l’indice Composite di Shanghai cede lo 0,94%, a 3.322,23 punti, mentre quello di Shenzhen perde l’1,56%, scivolando a quota 1.892,82. Lo yuan si indebolisce sul dollaro di 64 punti base dopo che la Banca centrale cinese ha fissato la parità a 6,5874.