Mercati

Borsa tramortita dalla Fed, euro da Draghi

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Seduta difficile per la Borsa in Europa e in Asia, dopo che la Borsa Usa ha subito la sbandata piĂą pesante degli ultimi 14 mesi. Un’inversione di tendenza scatenata dalle preoccupazioni della Federal Reserve sui prezzi di Borsa, giudicati superiori alla norma. In passato quando la banca centrale ha fatto simili stime di solito ci ha indovinato. Janet Yellen e il board hanno inoltre promesso di ridurre il bilancio ‘monstre’ della Fed entro fine anno, una montagna di soldi gonfiatasi per effetto delle tante misure di allentamento monetario varate negli anni successivi alla grande crisi finanziaria del 2008.  La Borsa di Tokyo è scesa ai minimi da inizio dicembre dopo che Wall Street, la quale fino a metĂ  seduta andava alla grande, ha preso la strada dei ribassi: prima di chiudere in rosso il Nasdaq aveva anche raggiunto un nuovo picco storico e il Dow Jones a un certo punto guadagnava piĂą di 150 punti.

Ieri il presidente americano Donald Trump ha ribadito che intende varare un piano di de-regulation del settore finanziario e di investimenti massicci nelle infrastrutture. Le dichiarazioni sono offuscate dalla rinnovata tensione in ambito geopolitico per il nuovo lancio di missili balistici da parte della Corea del Nord. Intanto nel Mar Meridionale cinese si rischia uno scontro militare tra Giappone e Cina e il bombardamento in Siria dei civili a colpo di gas tossici rischia di vedere sfidarsi per la prima volta Trump e Putin. Il presidente russo ha infatti dichiarato che a fare uso delle armi chimiche siano stati i ribelli governativi e non il regime di Assad come accusa invece l’Occidente.

A innervosire gli investitori sono anche una serie di dati macro chiave in Eurozona e negli Stati Uniti. Per uno dei gestori piĂą esperti di Wall Street la delusione per l’andamento dei consumi nel settore automobilistico non promette nulla di buono. Bob Doll, chief equity strategist e senior portfolio manager di Nuveen Asset Management LLC, ha scritto in una lettera ai clienti che le preoccupazioni sull’economia Usa dovrebbero essere piĂą grandi dei semplici dubbi sui rapporti difficili tra Trump e il Congresso, che rischiano di compromettere la sua agenda politica pro crescita e pro aziende. Gli investitori hanno troppa fiducia nell’economia, secondo il money manager, e le possibilitĂ  di un sell-off aumentano giorno dopo giorno. Secondo gli analisti di Morgan Stanley le chance che l’indice S&P 500 subisca un calo del 15% nell’arco di 12 mesi, sono al 18%.

Lasciate qui sotto commenti, news e rumor dalle sale operative, consigli, strategie di investimento, le vostre esperienze e tutto quello che vi passa per la testa. Tutti gli aggiornamenti di borsa sul LIVE BLOG (SOTTO), con flash di notizie e grafici.