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Borsa Milano troppo euforica? Ftse Mib dimezza i guadagni, Saipem crolla -20%

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MILANO (WSI) – Il Ftse Mib azzera gran parte dei guadagni, con l’euforia che si spegne nel finale. L’indice, in rialzo di quasi +3% nei massimi intraday, chiude la sessione con un rialzo +1,63% a quota 19.028,42 punti.  Il rialzo rimane ben solido, ma si smorza decisamente l’impatto delle promesse di Mario Draghi. Il presidente della Bce ha detto che alla prossima riunione di marzo l’istituto potrebbe varare nuovi piani di stimolo monetario per alimentare l’inflazione e favorire la crescita e ha anche oggi rassicurato gli investitori sulle banche italiane, assaltate dai sell off a livelli record nelle precedenti sessioni.

Ma nel finale si smorzano soprattutto gli acquisti sui titoli bancari, anche se la maggior parte riporta guadagni di tutto rispetto. Mps chiude tuttavia a poco più del 3%, quando durante la seduta era arrivata a balzare oltre +10%, mentre Banco Popolare vira addirittura in rosso con una perdita -3,39%. Bper anche scivola in territorio negativo, con una perdita -0,86%. Rimangono in rialzo BPM +2,13%, Intesa SanPaolo +2,33%, Unicredit +0,35%, mentre Ubi Banca cede -4,25%. Tra gli altri titoli crolla -20% Saipem.

Le quotazioni del petrolio riportano il rally in due giorni più forte da agosto, dopo essere scivolare al minimo in 12 anni. In particolare, i contratti WTI con scadenza a un mese sono balzati oltre +18% dopo aver toccato il valore più basso dal 2003, nella sessione di mercoledì. Tuttavia, dopo il boom a livelli record delle scommesse short sul petrolio crude scambiato sul Nymex, le cose potrebbero cambiare, secondo alcuni esperti. In particolare Citigroup parla di “trade dell’anno”.

Sullo sfondo, i dati deludenti giunti dal fronte economico in Eurozona, che mostrano come l’area sia ancora alle prese con troppe sfide.

Tra i mercati asiatici, l’indice della Borsa di Tokyo ha fatto un balzo di quasi il 6%, il più sostenuto in quattro mesi e mezzo di tempo. Ad aiutare il paniere dell’azionario sono stati la debolezza dello yen e le speculazioni circa un nuovo intervento espansivo della Banca del Giappone la prossima settimana. In buon rialzo anche la Cina.

Ieri è stata la migliore seduta degli ultimi cinque mesi (+4,2% in chiusura) per Piazza Affari, con i titoli MPS che dopo tre sedute da incubo hanno spiccato il volo, con volumi passati di mano pari a più dell’8% del capitale. .

Tra le materie prime, i contratti Wti e Brent sul petrolio si sono portati sopra i 31 dollari, forti di rialzi fino a oltre +7%. Sul valutario, euro e yen sono destinati a subire in settimana i cali più pesanti dell’anno. Sulla moneta unica pesano le aspettative di nuove manovre straordinarie di accomodamento da parte della Bce.

Petrolio in ripresa di anche il 5%
Per confermare il rimbalzo, il prezzo del petrolio deve superare i 34 dollari al barile, secondo gli analisti tecnici.

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