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Bond, S&P: arrivo Cina nel mercato “momento cruciale”

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L’arrivo in grande stile della Cina nel mercato obbligazionario spariglia le carte e avrà implicazioni importanti per la finanza in Asia e nel mondo. Quello attuale potrebbe essere ricordato come il momento spartiacque per l’universo del reddito fisso, secondo Standard & Poor’s.

Da aprile, una parte consistente del mercato obbligazionario onshore cinese pari a 13.000 miliardi di dollari è stato incluso in un’importante indice obbligazionario globale. La rilevanza della Cina nell’indice è destinata ad aumentare nel tempo e altri provider di indici seguiranno lo stesso percorso.

“Gli investitori stranieri – osserva Shaun Roache, Asia-Pacific Chief Economist di S&P Global Ratings – erano quasi completamente assenti dalla Cina un decennio fa e ora invece detengono il 2% circa dei bond in circolazione”. È una percentuale bassa rispetto agli standard del mercato dei bond, ma la tendenza è ascendente, e secondo i calcoli dell’agenzia potrebbe raddoppiare nel giro di uno o due anni.

Bond, onda Cina “diventerà una marea”

Il mercato obbligazionario cinese potrebbe iniziare a guidare le condizioni finanziarie in tutta l’area emergente e la regione Asia-Pacifico. La Cina rappresenta infatti oltre il 40% del mercato obbligazionario in valuta locale della regione asiatica (Giappone incluso). Mercato che vale complessivamente 30.000 miliardi di dollari.

“L’onda piccola proveniente dalla Cina potrebbero diventare una marea in altri mercati“. Il mercato dei Treasury statunitensi è ancora la “big beast” dell’area Asia-Pacifico, ma l’arrivo della Cina potrebbe gettare le basi per un Nuovo Ordine Mondiale nell’obbligazionario.

I lavoro dell’agenzia di rating americana mostra che “i rendimenti in valuta locale sono guidati principalmente dal rendimenti decennali USA e dal sentiment globale del rischio. L’influenza della Cina è destinata a crescere e l’inclusione nell’indice potrebbe segnare un punto di svolta“.