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Bce: verbali sono la conferma del conflitto interno

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FRANCOFORTE (WSI) – La Bce non ha fretta di alzare i tasssi di interesse, è convinta che il piano di Quantitative Easing sta funzionando e reputa esagerati i timori circa una scarsità dell’offerta di Bond che rispondano agli standard richiesti.

È in massima sintesi ciò che dicono le ultime minute della Bce. Carsten Brzeski di ING Bank sottolinea che i verbali non offrono nulla di nuovo come informazione e confermano l’ottimismo della banca centrale sui progressi economici

Il conflitto interno alla Bce traspare dai dettagli pubblicati sull’ultima riunione del 15 aprile. Da un lato, difatti, l’istituto celebra l’impatto positivo del QE, dall’altro continua a chiedere altre riforme.

Nelle minute la Bce si contraddice. Chiedere con urgenza ai governi dell’area euro di adottare nuove riforme strutturali per migliorare le condizioni aziendali, non si sposa con le parole spese per lodare il ‘positivo’ impatto del QE. Come sottolinea Brzeski il programma di acquisto di titoli di Stato rischia paradossalmente di ridurre la necessità di riformare fisco, lavoro o pensioni.

In sintesi tre sono i punti cruciali delle minute: il board non ha discusso della strategia di uscita dal piano di allentamento straordinario da adottare; l’outlook economico positivo dipende dalla piena implementazione del QE e il fatto che la Bce si concentrerà sui trend generali dell’inflazione, non su singoli dati dei prezzi al consumo.

(DaC)