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BCE: piano “antispread” per sostenere il debito paesi periferici? Le attese per giovedì

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Fari dei mercati puntati sulla BCE, che si riunirà giovedì 9 giugno e che, stando alle anticipazioni stampa, dovrebbe rafforzare il suo impegno a sostenere i mercati del debito dei paesi vulnerabili dell’eurozona in caso dovessero essere colpiti da ondate di vendite che facciano salire sensibilmente lo spread.

E’ quanto scrive il Financial Times secondo cui la maggior parte dei 25 membri del consiglio direttivo dovrebbe dare l’ok ad una proposta che prevede la creazione, se necessario, di un nuovo programma di acquisto di obbligazioni per impedire che i costi di finanziamenti degli stati membri possano andare fuori controllo.

Il quotidiano britannico cita in particolare l’Italia fra i paesi che potrebbero beneficiare di un simile programma. Anche in assenza di un nuovo programma ad hoc, la Bce dispone già di altri 200 miliardi di euro da spendere per l’acquisto di debito pubblico in difficoltà’ nell’ambito del suo programma di acquisto di obbligazioni esistente.

Gli altri dossier sul tavolo della BCE

Attesa anche per le nuove proiezioni macroeconomiche per l’Eurozona, mq anche per le indicazioni dei banchieri centrali su fine del QE dal terzo trimestre e aumento dei tassi da luglio.
Secondo Martin Wolburg, Senior Economist di Generali Investments, arriveranno “ancora passi più misurati, dato che l’attività si modererà e i rischi di frammentazione tra paesi membri potrebbero intensificarsi”. Tuttavia, alla luce degli ultimi dati, ritiene “più probabili quattro rialzi consecutivi di 25 punti base (luglio, settembre, ottobre e dicembre) nel 2022, invece che tre”.

Sempre secondo l’Ft, i membri del consiglio direttivo potrebbero scontrarsi su quando mettere fine agli acquisti netti. La maggioranza sarebbe a favore di terminarli a fine mese mentre una minoranza vorrebbe mettere la parola fine già a partire da giovedì stesso. Il timore tuttavia è che l’aumento dei tassi e la fine del programma di acquisti possano generare tensioni sul mercato del debito dei paesi piu’ vulnerabili.

L’articolo di FT sta portando stamattina ad un calo dei tassi di rendimento dei paesi periferici, con lo spread BTP-Bund sceso a 207 pb dai 214 di venerdì. In effetti, la scorsa settimana si è chiusa con rendimenti governativi in rialzo, in scia ai dati sul mercato del lavoro USA che hanno mostrato un settore che resta tutto sommato ancora robusto. Si è infatti registrato un incremento dei nuovi occupati (390.000 da 436000 di aprile), con la crescita che si è concentrata nei settori a salari più bassi dove è maggiormente diffuso il part time.