ROMA (WSI) – Alert Bank of England sugli effetti della Brexit. Ma anche molto pragmatismo tipico della cultura anglosassone, che porta i britannici a sfoderare subito un bazooka per far fronte alle prossime sfide per il Regno Unito. Così si legge nel Financial Stability Report della Bank of England, il primo reso noto dopo il voto del referendum dello scorso 23 giugno.
“L’attuale outlook sulla stabilità finanziaria del Regno Unito presenta diverse sfide (..) Ci sarà un periodo di incertezza e di aggiustamento a seguito dei risultati del referendum. Ci vorrà del tempo prima che il Regno Unito possa stabilire nuovi rapporti i con l’Unione europea e il resto del mondo. Si prevede una volatilità economica e su alcuni mercati, in concomitanza con il dispiegarsi di tale processo”.
Dal report della banca centrale del Regno Unito emerge un alert dell’istituto guidato da Mark Carney sulle condizioni economico-finanziarie del paese successive al concretizzarsi della Brexit.
La banca, scrive il Financial Stability Report, sta attentamente monitorando il segmento commerciale del mercato immobiliare, il ridotto appetito per gli asset del Regno Unito da parte degli investitori, le condizioni di liquiditĂ fragili del mercato. La Bank of England rivela che solo nel primo trimestre, i flussi stranieri in entrata nel segmento commerciale del mercato immobiliare sono scesi di quasi -50%.
Non solo. L’istituto avverte sul rischio che alcune famiglie fortemente indebitate possano avere difficoltà a ripagare i loro debiti, soprattutto in caso di frenata dell’occupazione e dei redditi successivi all’esito del refereendum.
“E’ necessario (di conseguenza) ridurre ogni eventuale pressione che limiti l’offerta del credito e l’offerta dei servizi finanziari”. La Bank of England “è pronta ad agire al fine di assicurare disponibilità di capitale e cuscinetti di liquidità ”.
Dunque, ecco servito il bazooka.
Al fine di sostenere l’attività di erogazione del credito riduce le richieste di capitale imposte alle banche britanniche “allo zero dallo 0,5%, misura effettiva almeno fino al giugno del 2017”. Tale misura permetterà alle banche britanniche di aumentare la loro capacità di erogare credito alle famiglie e alle aziende fino a 150 miliardi di sterline. Nel Financial Stability Report, la Bank of England ammette che: Alle compagnie di assicurazione, assicura maggiore flessibilità per far fronte al forte calo dei tassi di interesse.
L’alert riguarda anche la stessa Eurozona:
“Sebbene le conseguenze (della Brexit) non siano state finora diffuse, un periodo prolungato di incertezza legata al referendum potrebbe colpire l’economia globale, in particolare l’area euro”.
Ed è proprio questo il punto: la Bank of England teme la crisi delle banche dell’Eurozona e fa notare come i prezzi dei titoli bancari di Spagna e Italia siano scesi -15% e -27% rispettivamente nella settimana dopo il voto Brexit, sottolineando che l’esposizione principale delle banche UK verso l’Eurozona ammonta al 200% circa del loro capitale core equity. I 19 paesi dell’Eurozona incidono inoltre per 2/5 sul commercio UK e su 1/3 degli investimenti diretti stranieri nel Regno Unito.