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Banche europee sotto attacco: ecco chi rischia di più

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Non solo Credit Suisse. La crisi delle banche, partita dagli States, è piombata nel cuore dell’Europa e naturalmente tra i più esposti risultano esserci tutti quegli istituti di credito con una situazione di bilancio meno solida degli altri. Vediamo tutto nell’analisi.

In Italia c’è Mps

Partiamo dall’Italia, parlando di Mps. Il titolo della banca senese questa mattina ha girato subito in negativo (-3%), scosso dalle tensioni sui mercati finanziari dopo il salvataggio di Credit Suisse da parte di Ubs e governo svizzero, consolidando un mese nero in cui ha totalizzato un -35% in Borsa.

Mps non è ripartita dopo il maxi-esodo decretato dai vertici a fine 2022, e questa crisi così estesa del segmento finanziario rischia di appesantire ulteriormente i bilanci.

Le banche tedesche in difficoltà

In Germania, invece, i “malati cronici” del settore sono Commerzbank e Deutsche Bank, che hanno subito accusato il colpo.

Pesante tonfo stamattina a Francoforte per Commerzbank, che perde l’11% e nell’ultimo mese ha girato in negativo per il 20%. Un po’ meglio nel breve Deutsche Bank, che oggi cede il 5% ma negli ultimi 30 giorni ha perso il 25%.

Occhio a Société Générale

In Francia, da ultimo, c’è Société Générale a preoccupare investitori e governo. Il suo titolo oggi cede il 5% e nell’ultimo mese ha perso il 27%.

Insomma, il salvataggio di Credit Suisse e l’intervento delle banche centrali per garantire liquidità non bastano a sostenere i listini azionari europei: gli investitori temono ancora che altre crisi possano essere all’orizzonte e abbandonano l’azionario per asset più sicuri. Un vero e proprio “attacco” che espone i titoli bancari più fragili del Vecchio Continente alle speculazioni del caso.