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Azionario Asia ed euro in calo, timori recessione Usa

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Bangkok – Listini asiatici in calo. Dopo i dati giunti venerdì, sullo stato di salute del mercato del lavoro Usa, torna l’avversione al rischio e gli investitori puntano su asset più sicuri, come oro e bond. Ancora timori recessione per gli Stati Uniti e debito per i paesi dell’Europa. Eurodollaro a $1,4164.

Pesa sui mercati anche la sconfitta del partito della Merkel nel Land tedesco del Meclemburgo-Pomerania Anteriore, segnale che cresce l’opposizione agli aiuti verso i paesi europei in difficoltà.

Non bastano le parole arrivate da Sydney da parte del Presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, che ha voluto precisare come, secondo le loro stime, l’Europa non entrerà in recessione, ma continuerà a crescere a un ritmo blando.

Il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, ha esortato i vari paesi ad adottare misure adeguate per stimolare la crescita, per fronteggiare il crescente rischio di entrare in una “spirale negativa”.

Asia: indice Dow Jones Asian Titans della regione in calo del 2,62%. Nikkei (-1,86% in chiusura), Seul (-4,14%), Sydney (-2,4%), Hong Kong (-2,71%), Shanghai (-1,67%), Singapore (-2,99%).

Tra le commodities, in calo gli energetici, in rialzo i preziosi: Wti ($85,60, -0,98%), Brent ($111,48, -0,76%), oro ($1.882,5, +0,3%), argento ($43,23, +0,23%), rame ($4,095, -0,72%).

Nel valutario, prosegue il calo della moneta unica contro i principali rapporti di cambio. Eurodollaro a $1,4140 (-0,17%). Contro la moneta unica lo yen giapponese scambia a ¥108,49 (-0,31%), il franco svizzero a CHF1,1152 (-0,1%). Dollaro/yen a ¥76,72 (-0,12%).

In calo anche i future sull’indice S&P500, di 10 punti (-0,86%) a 1.159,25 punti. Rendimenti dei Treasury a 10 anni all’1,986%.

Gli ultimi dati confermano che “l’economia statunitense ha registrato un rallentamento nell’ultimo trimestre e, a causa dell’incertezza politica, agosto è stato problematico”, ha detto a Bloomberg Sean Fenton, gestore per Tribeca Investment Partners a Sydney. “E vista l’incertezza in Europa, la vera domanda ora sembra essere: questo rallentamento generale continuerà, e quanto sono stati colpiti consumatori e i settori produttivi?”.

“Le prospettive sulla crescita globale sono incerte, e gli investitori dovrebbero continuare ad abbandonare l’azionario, alla ricerca di asset più sicuri come oro e bond”, ha detto al Wall Street Journal Michael McCarthy, chief market strategist per CMC Markets a Sydney. “Questo (il report sul lavoro Usa) lancerà un chiaro segnale per un nuovo quantitative easing, nonostante l’avversione apparente della Federal Reserve”.