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Azimut, nel primo semestre utile netto balza a 171 mln

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Il cda di Azimut ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2019 che evidenzia ricavi consolidati pari a  485,9 milioni (rispetto a 375,7 milioni nel 1H18) e un utile netto consolidato pari a 171 milioni di euro (rispetto ai 72,6 milioni nel 1H18).

Il totale delle masse gestite a fine giugno 2019 raggiunge i 43,5 miliardi; il dato comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato arriva a 55,9 miliardi. La raccolta netta nei primi sei mesi dell’anno è stata di ca. 2,7 miliardi (stimata a 3,2 miliardi a fine luglio), di cui una buona parte dal business estero che oggi rappresenta il 29% del patrimonio complessivo di Gruppo.

Positiva l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker: nel primo semestre del 2019 il Gruppo ha registrato 90 nuovi ingressi, portando il totale del Gruppo Azimut a fine giugno a 1790 unità.

 “L’intenso lavoro che il management team e tutto il Gruppo hanno svolto ci ha permesso di conseguire il miglior risultato semestrale della nostra storia in termini di ricavi e il secondo per utile netto. In particolare il dato dell’utile ricorrente, al netto delle commissioni di performance, è il più elevato mai raggiunto e conferma la solidità del nostro conto economico. I 300 milioni di utile netto che faremo quest’anno sono un punto di partenza su cui costruiremo la futura crescita del Gruppo, che comunicheremo al mercato entro il primo semestre del 2020 attraverso il nuovo piano industriale quinquennale. Centrale sarà il contributo dei consulenti finanziari, wealth manager e dei team di gestione globale, i quali hanno generato per i clienti una performance media ponderata netta del +6,9% da inizio anno. La crescita del patrimonio complessivo a ca. 56 miliardi conferma l’apprezzamento delle soluzioni e dei servizi offerti dai nostri specialisti” ha commentato il presidente Pietro Giuliani.