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Ancora 18 mesi di Letta: imprenditori terrorizzati

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NEW YORK (WSI) – Durante la crisi finanziaria degli ultimi anni, la stabilità politica è stata sempre salutata come la condizione indispensabile per poter assicurarsi la fiducia dei mercati. Nel caso dell’Italia, tuttavia, potrebbe tradursi in una immobilità come quella dei cimiteri.

È la preoccupazione degli imprenditori citati dal Wall Street Journal. Chi fa business pensa che il Governo finora abbia fatto qualche tentativo timido di cambiare le cose riuscendo ad attuare ancora meno.

Ormai sono passati 7 mesi da quando, incaricato da Napolitano, Enrico Letta è diventato il Primo Ministro italiano con un compito ben preciso: quello di riportare stabilità politica in Italia dopo le elezioni.

L’effetto di stabilità ha avuto l’effetto sperato sui mercati con i rendimenti decennali sui Btp che sono scesi al 4% circa, livelli che non si vedevano dal 2010, mentre lo Spread con i Bund analoghi è sceso al 2,3%. Prima delle elezioni di fine febbraio il differenziale si attestava al 3,4%.

Quando il vice segretario del PD è salito al potere esecutivo in aprile in pochi si sarebbero aspettati che il governo di larghe intese sarebbe durato così tanto, tenuto conto di precedenti tra il Partito di centro sinistra e il PdL del tre volte President del Consiglio Silvio Berlusconi.

La posizione di Letta è stata rafforzata dalla scissione del PdL in due gruppi parlamentari separati. Le colombe del Nuovo Centrodestra del vice premier Angelino Alfano hanno promesso di appoggiare la coalizione fino alla fine del mandato, per il bene del Paese, mentre un voto sulla decadenza da senatore di Berlusconi dovrebbe quasi certamente portare all’esclusione del leadr dei falchi che sta ricreando Forza Italia.

I ministri sono convinti che l’esecutivo possa durare anche per tutto il 2014, l’anno in cui l’Italia è alla presidenza dell’Unione Europea. Questo vorrebbe dire che non si tornerà al voto prima di inizio 2015.