Economia

Anche le banche non possono fare a meno del cloud

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L’adozione del cloud computing è tra le novità più rilevanti e dirompenti per le aziende e le banche alle prese con la trasformazione digital. Si tratta di una tecnologia che consente l’erogazione e la condivisione di risorse informatiche rendendole disponibili in tempi immediati. Il potere del cloud si estende all’archiviazione dei dati, alle piattaforme di distribuzione di servizi, all’analisi dei big data, all’apprendimento automatico e all’intelligenza artificiale. Una tecnologia che sta prendendo sempre più piede anche in Italia.
Basti pensate che secondo il Rapporto Istat 2021, negli ultimi due anni le imprese italiane che utilizzano servizi cloud sono passate dal 23 al 59% e dall’11 al 32% per quanto riguarda i servizi evoluti, grazie anche agli incentivi fiscali contenuti nel piano Industria 4.0.

Un mondo sempre più digitale

E’ ormai sotto gli occhi di tutti come la pandemia abbia accelerato tra i consumatori l’utilizzo di servizi digitali sempre più personalizzati. In questo nuovo scenario gli utenti generano, però, una mole impressionante di dati e informazioni che le aziende devono essere in grado di gestire, conservare, integrare e talvolta condividere con i business partner. In questo contesto, il cloud può rivelarsi un prezioso alleato che permette alle aziende di scalare ed evolvere i propri sistemi per adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato e affrontare le nuove sfide in modo più efficiente.
Sebbene il cloud rappresenti una soluzione eccellente per l’archiviazione dei dati, il suo vero potenziale sta nella modalità con cui le enormi quantità di dati possono essere analizzate e utilizzate in tempo reale e in modo sinergico per fornire informazioni dettagliate e promuovere l’innovazione.

E visto che le banche sono ‘sedute su tesoro’ di dati, l’adozione di questa tecnologia in tempi rapidi potrebbe eliminare uno dei cronici problemi degli istituti di credito: ovvero l’utilizzo di infrastrutture tecnologiche molto datate, con sistemi diversi che non parlano tra loro. Deloitte evidenzia che le piattaforme cloud possono far fronte a questa criticità mettendo in contatto i diversi silos di dati, consentendo alle banche e alle società finanziarie di offrire ai propri clienti servizi ad hoc, che garantiscono un’esperienza fluida e confortevole in ottica omnicanale e fare fronte alla concorrenza del mondo FinTech.

Banche e cloud: esperienze sul campo

Dell’adozione del cloud tra le banche e nel mondo finanziario se ne è parlato anche nel corso dell’evento digitale Deloitte Fintech talks 2021. I relatori intervenuti al webinar (manager del mondo bancario, finanziario e della tecnologia) hanno messo in evidenza le principali applicazioni della tecnologia cloud nel settore finanziario. In particolare, è emerso che il cloud adesso rappresenta un fattore determinante per facilitare l’innovazione dei servizi da offrire alla clientela soprattutto in ambito mobile. Inoltre, le opportunità offerte da questa tecnologia sono superiori ai rischi perché consentono di migliorare gli standard, aumentano il livello di efficienza e facilità d’implementazione di nuovi servizi e consentono di effettuare in tempi rapidi eventuali update dei sistemi.

Secondo Paolo Gianturco, Business Operations & FinTech Team Leader di Deloitte, i vantaggi favoriti dall’utilizzo del cloud sono fondamentalmente quattro. Il primo è legato al livello di efficienza che è possibile ottenere, il secondo riguarda il ruolo di catalyst dell’innovazione. Il terzo fattore è rappresentato dalla velocità di implementazione dei servizi da erogare. Infine, il cloud facilita la collaborazione con terze parti, attivando collaborazioni e integrazioni con partner esterni.

Insomma, da chi lo ha utilizzato il cloud è considerato il catalizzatore per l’innovazione nel mondo post pandemia perché rappresenta una piattaforma sulla quale possono essere implementate nuove applicazioni e modificate quelle già esistenti in tempi molto rapidi. Con un obiettivo preciso: soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei consumatori.