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Alla ricerca del bancario del futuro

Tra gli istituti di credito cresce la domanda di personale specializzato nella digitalizzazione dei processi. Per attirare i talenti previsti corsi di formazione mirati e rotazioni interne per sviluppare il potenziale di ogni persona

In un mondo del lavoro alle prese con la digitalizzazione e fenomeni quali il quiet quitting, situazione in cui i lavoratori si limitano a fare lo stretto necessario perchè non si sentono valorizzati e il job creeper che colpisce il 6% delle persone schiacciate dal peso del lavoro a tal punto da fondere insieme le sfere, lavorativa e privata,  con Laura Ghisleri, content & networking director di Ikn, società che ha organizzato l’evento Forum Banca il 3 e 4 ottobre a Milano, abbiamo cercato di capire come il mondo bancario reagisce di fronte a queste sfide.

 

Dott.sa Ghisleri, la digitalizzazione è al centro della strategia delle banche. Che impatto avrà sul mondo del lavoro in questo settore?

L’accelerazione della digitalizzazione sta producendo grandi cambiamenti nel settore bancario con un conseguente impatto sulle modalità di lavoro e sulle competenze richieste. In 16 anni di Forum Banca abbiamo mappato le strategie messe in atto da grandi gruppi italiani, come Intesa Sanpaolo e Banco BPM, e da realtà internazionali, come BBVA, per affrontare le sfide in essere rilevando le nuove necessità in ambito di competenze richieste e di figure professionali.
Nel corso delle diverse edizioni dell’evento abbiamo riscontrato come l’utilizzo di sistemi Ict di ultima generazione, l’implementazione di AI, internet of things, cloud e blockchain, sta digitalizzando buona parte dei processi bancari ridisegnando l’intera operatività del settore, attraverso la revisione dei processi, l’innovazione di prodotti, servizi e canali.

Sebbene i robot non potranno sostituire la componente umana, tuttavia in futuro ci sarà un utilizzo massiccio di chatbot e assistenti virtuali sempre più sofisticati nella comunicazione banca-cliente. L’AI può anche analizzare i post sui social media e nei forum, così da individuare i feedback dei clienti e analizzare la reputazione online della banca, oppure può essere impiegata per prevedere come gli utenti reagirebbero al lancio di un nuovo prodotto o servizio attraverso i modelli predittivi.Inoltre, l’AI e il ML possono essere strumenti in grado di migliorare le operazioni di sicurezza informatica e antiriciclaggio: sono infatti in grado di identificare transazioni sospette e insolite.

 

Quali sono le figure professionali più ricercate adesso nel mondo finanziario?

In questa fase ci sono lavori ormai obsoleti, mentre alcuni nuovi ruoli stanno emergendo come il data scientist e AI engineers, in grado di sviluppare e gestire sistemi basati sull’intelligenza artificiale. Serviranno inoltre professionisti capaci di interpretare l’output degli algoritmi di intelligenza artificiale per fornire consigli e raccomandazioni ai clienti, e profili nelle aree compliance e sicurezza informatica.

Altre figure ricercate sono l’investment advisor, l’analista finanziario, il risk manager e il compliance officer.  Il chief data office è molto richiesto in questo momento per avviare e sviluppare il processo di digitalizzazione e gestire i dati aziendali. Inoltre, come è emerso nelle ultime edizioni di Forum Banca, sono ricercate nuove figure nell’ambito della sostenibilità per sviluppare e supervisionare i progetti legati ai vincoli dei pilastri Esg.

 

Le banche italiane come facilitano l’ingresso di nuove leve e i percorsi di carriera?

Dai nostri confronti con le banche è emerso come spesso il processo di selezione in molti casi nasca da incontri con gli studenti in università, con momenti di recruiting game e interviste individuali utilizzando prevalentemente strumenti digitali. La crescita professionale viene facilitata con percorsi di affiancamento e sistemi di supporto, per offrire ai dipendenti un approccio integrato, corsi di formazione mirati per allenare le soft skills e le conoscenze tecniche, e, in alcuni casi, rotazioni interne per sviluppare al meglio il potenziale di ogni persona.

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di ottobre del magazine Wall Street Italia. Clicca qui per abbonati.