Popolare di Bari nei guai giudiziari, Altroconsumo sospende giudizio
Dopo che la Banca Popolare di Bari è finita nella bufera per delle vicende giudiziarie, Altroconsumo ha deciso di sospendere il giudizio sull’affidabilità del gruppo bancario. Aspettando che le indagini facciano il loro corso e facciano luce sull’inchiesta aperta dalla Procura, Altroconsumo consiglia ai titolari di conti correnti e conti deposito di rispettare la soglia di sicurezza di 100.000 euro per depositante per evitare di subire perdite in caso di bail-in. Maggiori sono invece i rischi per gli azionisti perché la vendita dei titoli è particolarmente difficoltosa. Da luglio il titolo è quotato sulla piattaforma Hi-mtf, ma gli scambi sono ridottissimi: l’organizzazione consiglia di inserire l’ordine di vendita nella piattaforma e pazientare.
Le ipotesi di reato che coinvolgono i vertici della Popolare di Bari sono pesanti, osserva Altroconsumo, e potrebbero avere “effetti su correntisti e azionisti: associazione a delinquere, ostacolo alla vigilanza e falso in bilancio”. La Procura ha acceso i riflettori sull’acquisizione di Tercas, banca sull’orlo del fallimento, avvenuta nel 2014. Secondo le accuse ci sarebbero state irregolarità nei bilanci pubblicati. Tra il 2013 e il 2015, Popolare di Bari ha effettuato due aumenti di capitale destinati proprio a finanziare l’acquisizione di Tercas. Se la Procura accertasse che le informazioni contenute nei prospetti informativi non sono veritiere, gli azionisti avrebbero diritto a richiedere la restituzione di quanto investito.
“Sarebbe un salasso per la banca: ad oggi sono circa 70.000 gli azionisti che hanno investito, in totale, oltre 1 miliardo di euro. Il gioco non vale la candela: le indagini in corso rappresentano un’incognita troppo grande per poter far affidamento sui dati dell’ultimo bilancio”.
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