Economia

Mercati: fari su petrolio. Accordo storico tra paesi Opec e non Opec

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Sui mercati protagonista della sessione odierna si conferma il petrolio, dopo l’accordo storico che è stato raggiunto tra paesi Opec e non Opec. Si tratta del primo accordo per tagliare la produzione dal 2001. Le quotazioni del contratto WTI e del Brent volano di oltre +4%.

I paesi non Opec guidati dalla Russia si sono di fatto detti disponibili a tagliare la produzione di 558.000 barili al giorno, poco meno del target sperato dai paesi Opec, che era di una riduzione di 600.000 barili.

Osservata speciale è anche la Cina, che ha assistito al forte sell off sui suoi principali listini azionari, dopo che Pechino ha vietato l’acquisto di azioni alle compagnie assicurative. Sul sentiment pesa anche la tensione Cina-Usa dopo l’elezione di Donald Trump a presidente Usa.

A Piazza Affari fari sempre puntati sulle banche italiane, e in particolare su MPS, il cui titolo venerdì è crollato scontando il no della BCE alla richiesta di proroga del piano di aumento di capitale.

Gli operatori attendono anche la riunione della Fed, che dovrebbe concludersi con un nuovo rialzo dei tassi. Il mercato dei Treasuries Usa sconta la mossa, tanto che i rendimenti decennali si posizionano sopra il 2,5%, al record dal novembre del 2014.

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