Economia

Grecia rimanda emissione primo Bond post bailout a causa dell’Italia

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Atene rinvia per il momento l’emissione del suo primo bond dell’era post Troika e questo per colpa dell’Italia. A scriverne oggi il Financial Times secondo cui il governo di sinistra di Syriza aveva sperato di emettere un bond benchmark a 10 anni entro poche settimane dall’uscita del paese dal terzo bailout da 86 miliardi di euro,avvenuta ad agosto. Il tutto per dare un chiaro segnale agli investitori sul fatto che la Grecia era tornata alla normalità.

Ma l’aumento dei rendimenti delle obbligazioni italiane si è ripercosso sui mercati greci, spingendo il rendimento decennale greco ben oltre il 4 per cento, il doppio di quello del Portogallo, arrivando a livelli che i banchieri di Atene hanno definito “tassi impossibili”.

In risposta, il governo ellenico ha così lasciato scadere la vendita delle sue obbligazioni. Per banchieri e analisti è probabile che la Grecia rimanga assente nei prossimi mesi dai mercati internazionali dei capitali. Un ritardo problematico secondo un banchiere:

La Grecia è fuori dai mercati da quasi un anno e deve assolutamente ristabilire una presenza nei prossimi mesi“.

Tuttavia, un altro banchiere – sempre parlando al FT  – si è dichiarato “abbastanza tranquillo” in merito alla decisione della Grecia, sostenuto anche dai funzionari del ministero delle finanze secondo cui il paese non ha urgente bisogno di fondi nel 2019-20 e questo grazie ad una consistente riserva di liquidità rimasta dal salvataggio.  Tuttavia, se gli spread italiani rimangono alti, la Grecia ricorrerà all’emissione di titoli a breve termine, secondo quanto rivelano gli analisti. Secondo Nicholas Wall, gestore di portafoglio di Merian Global Investors, una nuova vendita di obbligazioni “sarebbe stata un colpo di stato per il governo”, ma rinviare i piani fino al prossimo anno è stata una “decisione sensata”.

La Grecia è tornata sui mercati dopo l‘ultimo salvataggio della scorsa estate, quando ha raccolto 3 miliardi di euro da un bond a 5 anni. A seguire, nel febbraio di quest’anno, ha emesso una nuova obbligazione settennale, che ha raccolto 3 miliardi di euro, ma ha ottenuto risultati insoddisfacenti e gli analisti hanno definito il risultato deludente.

“I recenti roadshow non hanno rivelato molto entusiasmo tra gli investitori. Temono che la stabilità politica possa peggiorare con la prospettiva di elezioni anticipate in primavera”.

Il mandato di Syriza scade il prossimo ottobre, ma molti osservatori si aspettano che Alexis Tsipras, il primo ministro, anticiperà la sua uscita in concomitanza con le elezioni del Parlamento europeo.