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Bundesbank contro Draghi: nessuna minaccia deflativa

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FRANCOFORTE (WSI) – Il calo dei prezzi del petrolio recherà più benefici che danni all’economia dell’area euro, in quanto rappresenta “più uno stimolo economico per le economie di Eurolandia che un presagio di deflazione”.

A dirlo è il numero uno di Bunsesbank, Jens Weidmann, che lancia un affondo a Mario Draghi il quale con parole estremamente accomodanti aveva detto che bisogna fare di più per alimentare l’inflazione.

Secondo il presidente della banca centrale di Germania la politica monetaria ha bisogno di tempo per rendere visibili gli effetti delle misure adottate. E si deve fare attenzione a non esagerare con le misure espansive, perché “più a lungo la politica monetaria resterà accomodante, meno sarà efficace”.

“Il tasso di inflazione ‘core’ si attesta all’1% e dovrebbe gradualmente salire verso quella che consideriamo la stabilità dei prezzi che, va ricordato, è un concetto di medio termine”.

Per Weidmann, “la politica ultra-accomodante” attuata dalla Bce “diventerà sempre meno efficace, tanto più a lungo resterà in vigore”. In compenso, con una politica così generosa “aumentano i rischi“.