Economia

Wall Street ferma, dollaro corre: Fed non cambia rotta

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

NEW YORK (WSI) – Chiusura incerta per Wall Street, che aspetta il responso greco mentre sul fronte macro le indicazioni che arrivano dagli Stati Uniti mostrano un rafforzamento della ripresa. Nel finale, tutti i principali indici archiviano la seduta poco sotto la parità: il Dow perde lo 0,02% a 18.050 punti, il Nasdaq lascia sul terreno lo 0,12% a 5.099 punti mentre lo S&P 500 perde lo 0,09% a 2.107 punti.

I riflettori del mercato nel finale si sono focalizzati sulla crisi greca. Il Parlamento greco è chiamato ad approvare entro la mezzanotte di oggi le prime riforme concordate con l’Ue per ottenere il terzo salvataggio. L’approvazione delle riforme si preannuncia una strada piena di ostacoli, con numerosi rappresentanti di Syriza che hanno manifestato critiche e dissenso.

Sul fronte interno, dal Beige Book, il rapporto sullo stato di salute dell’economia americana che la Federal Reserve pubblica ogni sei settimane, l’attività economica americana si e’ espansa a un passo da “modesto” a “moderato” tra la metà di maggio e la fine di giugno.

Frutto dell’analisi condotta nei 12 distretti in cui opera la banca centrale americana, il documento verra’ utilizzato nella prossima riunione della banca centrale americana in calendario i prossimi 28 e 29 luglio. La Fed cita l’aumento delle vendite di auto in quasi tutti i distretti, l’apprezzamento dei prezzi delle case e le spese dei consumatori in molte regioni. La pressione sui salari sono “modeste” e i livelli di occupazione sono “cresciuti” o sono rimasti “stabili” in molti settori.

Sempre sul fronte interno la Federal Reserve oggi ha comunicato, attraverso il suo numero uno, Janet Yellen, che non cambia rotta e resta convinta che il primo rialzo dei tassi di interesse dal 2006 possa verificarsi quest’anno negli Stati Uniti.

Le dichiarazioni della Yellen hanno generato vendite – seppur contenute – nel mercato del reddito fisso, dove ieri i Treasury hanno guadagnato terreno per la prima volta in quattro sedute. Il decennale vede rendimenti – che si muovono inversamente ai prezzi – salire al 2,4247% dal 2,401% di ieri. Il titolo a tre mesi viaggia allo 0,0203%.

Anche sul fronte macro, i dato odierni vanno nella direzione di un rafforzamento dell’economia a stelle e strisce. La produzione industriale degli Stati Uniti è cresciuta in giugno dello 0,3% mentre il tasso di utilizzo degli impianti si è attestato al 78,4%. I dati sono migliori delle attese degli analisti che si attendevano una crescita dello 0,2% dell’indice e un tasso di utilizzo degli impianti al 78,1%

A livello societario, Bank of America ha comunicato una trimestrale sopra le stime grazie al taglio dei costi. Anche BlackRock ha battuto il consensus: secondo l’a.d. Larry Flink, e’ la diversificazione del colosso dell’asset management ad avere premiato nonostante la volatilita’ vista nel trimestre.

Nel settore biofarmaceutico, vola Celgene che ha raggiunto un’intesa per comprare la rivale Receptos. L’azienda mette sul piatto 232 dollari per ogni azione Receptos, un premio del 12% rispetto alla chiusura di ieri a quota 207,18 dollari.

Fiat Chrysler Automobiles scatta in avanti non solo a Piazza Affari ma anche a Wall Street: secondo gli analisti di Credit Suisse, il gruppo automobilistico guidato da Sergio Marchionne e’ l’unico delle Big Three di Detroit ad avere guadagato quote di mercato in Nord America dal 2010 e quel trend dovrebbe continuare. Il titolo e’ il preferito nel comparto auto europeo.

Sul valutario, l’euro scambia sul filo di 1,10 dollari, con il biglietto verde che negi ultimi giorni è sostenuto dalle speculazioni circa un rialzo dei tassi della Federal Reserve entro fine anno. Euro franco svizzero a 1,0410. Euro sterlina -0,18% a 0,7030. Dollaro yen a 123,52 (+0,10%).

Tra le materie prime, timida ripresa dei futures sul petrolio che non riescono a recuperare le ingenti perdite subite in coda all’accordo sul programma nucleare iraniano. I contratti avanzano dello 0,19% a 53,14 dollari il barile. Il future sul Brent guadagna +0,14% a quota $58,59. L’oro perde -0,09% a 1.155,03 dollari l’oncia. L’argento -0,33%, attestandosi in area 15,32 dollari.

(DaC-MT)