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Voto in Germania: schiaffo a Merkel. Vola estrema destra

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ROMA (WSI) – Amara sconfitta per la cancelliera tedesca Angela Merkel nelle elezioni che si sono svolte nelle tre regioni Sassonia-Anhalt, Renania-Palatinato e Baden-Wuerttemberg. Punita per la gestione dei migranti, Merkel ha pagato un conto salato, mentre in tutte e tre le regioni boom di consensi per la destra populista e anti immigrati di Alternative fuer Deutschland AfD), capitanata da Frauke Petry.

L’AfD ha rucevuto ben il 15,1% dei voti nella regione del Baden-Wuerttemberg  e il 12,4% in quella della Renania-Palatinato, ricevendo un sostegno ben superiore alla soglia del 5%, necessaria per entrare a far parte dei Parlamenti regionali. Il boom di consensi è stato incassato nella Sassonia-Anhalt, dove Petry ha ricevuto il 24,3% dei voti, diventando – stando agli exit poll – il secondo maggiore partito nell’ex regione comunista.

Il partito dei cristiano democratici di Angela Merkel, ha incassato il peggior risultato dal dopoguerra nella regione del Baden-Wuerttemberg.

Secondo i risultati degli exit poll, nella Sassonia-Anhlat, la Cdu di Merkel ha ottenuto il 29,7% dei voti, restando il primo partito, ma perdendo oltri tre punti percentuali, tallonata dall’Afd con il 24,3%; sono seguite la Linke con il 16,8% e il partito dei socialdemocratici con il 10,9%. I Verdi hanno ottenuto il 5%, mentre i Liberali, con il 4,9%, dovrebbero rimanere fuori dal Parlamento regionale.

Il partito di Angela Merkel, la Cdu, è crollato nella regione del Baden Wuerttemberg. Qui il CDU ha perso ben 12 punti percentuali, e si è fatto scavalcare dai Verdi, che ora sono ufficialmente il primo partito della Regione, con il 30,3% dei voto. In questo Land sono crollati sia Linke che la Spd, rispettivamente di 7 e 11 punti percentuali

Merkel ha poi perso più di tre punti nella Renania, rimanendo secondo partito, dietro ai Socialdemocratici.

Il CDU di Merkel ha perso terreno in quelle che erano la sue roccaforti tradizionali: gli elettori hanno punito la politica dell’accoglienza verso i migranti, con il sentiment politico che si è spostato chiaramente a destra, dopo che un milione circa di richiedenti asilo, numero record dalla Seconda Guerra Mondiale, è arrivato in Germania lo scorso anno.

Le elezioni di domenica sono state ribattezzate “Super Sunday” da alcuni mezzi di stampa tedeschi.

Frauke Petry è stata definita dal canto suo la Donald Trump della Germania, per le sue dichiarazioni forti contro l’immigrazione. Tra le due frasi più famose, quella secondo cui i tedeschi dovrebbero fare più figli, per non avere bisogno dell’immigrazione. Ancora, a suo avviso la polizia dovrebbe “prevenire gli immigrati illegati, utilizzando anche armi da fuoco ne necessario”.

Il partito AfD è stato lanciato ufficialmente nel 2013 ed è nato come partito anti-euro che si è scagliato immediatamente contro le operazioni di bailout di paesi come la Grecia, che sono state finanziate con i soldi dei contribuenti tedeschi.