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Via al dl sullo sviluppo. Il governo raccatta soldi svendendo le spiagge

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La Commissione europea si è detta oggi “molto sorpresa” della scelta del governo di introdurre diritti di superficie di 90 anni per gli imprenditori che hanno strutture sui terreni demaniali lungo le coste. “Se quello che abbiamo letto sulla stampa è confermato, ne saremmo molto sorpresi”, ha commentato la portavoce del commissario al Mercato Interno Michel Barnier riferendosi alla norma contenuta nel decreto sul rilancio dello sviluppo, approvato ieri in Consiglio dei ministri.

La portavoce ha precisato che finora le autorità italiane non hanno notificato il provvedimento a Bruxelles.

“E’ necessario che differenti investitori abbiano la possibilità di partecipare a gare. Ci stupisce molto che le concessioni per l’uso commerciale di uno spazio limitato siano rinnovate automaticamente senza gare a cui altri possano partecipare”, ha aggiunto la portavoce.

La portavoce ha anche sottolineato che tra l’Italia e Bruxelles esiste un caso aperto da tempo. La Commissione ha già inviato due lettere di avvisi motivati alle autorità italiane sul tema “per trovare una risposta compatibile con le regole del mercato interno”.

Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, difende la misura e dice che “l’Unione europea deve tener conto della diversità tra i paesi. In Italia ci sono 25 mila aziende che fanno questo lavoro [nel settore del turismo balneare] e c’è la necessità di garantire posti di lavoro e qualità ai turisti”.

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Roma – Via libera del consiglio dei Ministri al decreto legge con le norme per lo sviluppo. In arrivo, tra le altre cose, un pacchetto di semplificazione fiscale per le imprese, il credito d’imposta per le assunzioni al Sud e la ricerca e la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile. Inoltre i ministri hanno raggiunto un accordo sul nuovo testo sugli incentivi al fotovoltaico presentato dai responsabili dello Sviluppo economico, Paolo Romani e dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo.

Il decreto che doveva essere licenziato a fine aprile è stato fonte di tensioni fra i due ministeri sul nodo della certezza dell’investimento legata all’allaccio sulla rete. La questione è stata risolta prevedendo un indennizzo in caso di ritardo di allaccio entro 30 giorni.

Il decreto legge contiene misure urgenti per il rilancio dell’economia. Il decreto si compone di dieci articoli, che ‘in alcuni punti’ – come ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti – potranno essere corretti. La norma che ha fatto piu’ discutere e’ quella riguardante la concessione per 90 anni degli stabilimenti balneari ai privati.

BERLUSCONI, DL SVILUPPO E’ DI TUTTI, TREMONTI REGISTA – “Il decreto per lo sviluppo, che è un decreto di tutti” visto che “il ministro dell’Economia ha fatto da regista degli altri ministri”, non “graverà” sui conti pubblici “con nuove spese nel bilancio dello Stato” Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi.

Credito d’imposta – Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha confermato che il testo prevede all’articolo 1 gli incentivi per la ricerca anche sanitaria e farmaceutica: “Imprese farmaceutiche, Università ed enti di ricerca saranno in grado di avere il credito di imposta”. Un decreto successivo catalogherà i centri di ricerca “abilitati”. La stessa forma di incentivo è prevista (articolo 2) per le aziende che assumono donne al Sud in settori che presentano un forte gap uomo-donna (superiore al 25%). In particolare, il provvedimento prevede una defiscalizzazione del 50% dei costi salariali per assumere lavoratori svantaggiati nei 12 mesi successivi all’emanazione del decreto e nei 24 mesi se particolarmente svantaggiati.

Concessioni balneari da un secolo – Fermo il diritto di passaggio su spiagge e scogliere, il terreno (o l’immobile) su cui ci sono insediamenti turistici come gli stabilimenti balneari sarà oggetto non più di concessione, ma di diritto di superficie; il “prestito” durerà 90 anni e il pagamento sarà annuo e determinato dall’agenzia del territorio in base dei valori di mercato. Secondo Tremonti, il termine lungo favorisce la programmazione economica da parte delle imprese e tutela gli investimenti. Dell’articolo 3 fa parte anche la disciplina di distretti turistico-alberghieri “a burocrazia zero”.

Opere pubbliche – L’articolo 4 del decreto riguarda la disciplina delle opere pubbliche e prevede una serie di misure per ridurre le pratiche burocratiche. Tra l’altro modifica la prova dei requisiti di partecipazione alle gare di appalto (c.d. requisiti di moralità), con l’obiettivo di ridurre la discrezionalità degli enti appaltanti. In particolare, si spiega nella bozza, “viene ridefinita la disciplina concernente le condanne penali ostative alla partecipazione alle gare e le false dichiarazioni rese dai concorrenti alla stazione appaltante. Nel provvedimento è prevista anche la tipizzazione delle cause di esclusione dalle gare, limitandole soltanto a quelle previste dal codice degli appalti e dal regolamento di esecuzione. Viene inoltre alzato a un milione di euro (dagli attuali 500mila) l’importo dei lavori per i quali si può procedere all’assegnazione senza ricorrere alla gara d’appalto.

Carta d’identità elettronica – Nel decreto c’è anche la carta di identità elettronica che dovrebbe assorbire in un chip tutti i dati dei documenti vari di cui oggi è titolare un cittadino.

Assunzione precari scuola – Il decreto prevede un piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato di docenti e personale tecnico amministrativo. Il piano riguarda gli anni 2011-2013 ed è basato sui posti vacanti in ciascun anno. Le assunzioni, circa 65 mila, verranno effettuate in base alle graduatorie vigenti, ma l’intero progetto rimane condizionato al rispetto della stabilità dei conti.

IL PACCHETTO ISTRUZIONE 2

Mutui – Sarà possibile rinegoziare i mutui casa fino a 150.000 euro per chi ha un mutuo a tasso variabile e deve far fronte a rate più pesanti a causa dell’aumento dei tassi. Potrà chiedere la rinegoziazione, fino al 30 aprile 2012, il mutuatario che abbia un reddito isee non superiore a 30.000 Euro e sia in regola con i pagamenti. Con la rinegoziazione il tasso viene trasformato da variabile in fisso per la durata residua del mutuo. Mutuatario e banca possono concordare l’allungamento del mutuo fino a un massimo di 5 anni.

Piano casa – Viene introdotta una disciplina nazionale a cui le Regioni dovranno adeguarsi. Diventano possibili ampliamenti fino al 20% per gli immobili che vengono ristrutturati con una riqualificazione energetica, mentre per gli edifici non residenziali sono possibili ampliamenti del 10%. Le procedure saranno semplificate, con il meccanismo del silenzio-assenso e la Scia (segnalazione certificata di inizio attività).

Fisco, stretta sui controlli – Nel contesto delle misure a favore delle imprese, il decreto sviluppo prevede anche una stretta sui controlli: le “visite” in azienda dovranno essere riunite in un unico accesso che sarà semestrale e non potrà durare oltre 15 giorni. Inoltre, gli agenti della Guardia di finanza non potranno presentarsi in divisa, ma dovranno essere in borghese. A livello locale (regioni, comuni e province) il coordinamento dei controlli effettuati sarà affidato alle Camere di commercio o allo Sportello unico per le attività produttive. Tra l’altro, l’eccesso di verifiche diventa un illecito disciplinare: ossia, se un finanziere o un ispettore pubblico “vessa” un’azienda opprimendola con controlli, sarà punito.

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