Economia

Venezuela allo stremo: scoppia guerra del pane

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Ormai allo stremo, per via della crisi economica, in Venezuela è scoppiata la “guerra del pane”. E’ l’ultimo atto di una crisi economica devastante, che vede l’inflazione all’800%, e che non mostra neppure lontanamente segnali di miglioramento.

Da giorni si registrano lunghe fine davanti ai panifici per la carenza anche dell’alimento base. Il Venezuela non produce farina da grano ma lo importa tramite gli acquisti del governo, che vengono poi mandati nei mulini. Il governo accusa i panettieri della mancanza di pane, accusandoli di usare la farina loro assegnata per dolci, piuttosto del pane per massimizzare i loro profitti.

Il sindacato dei panettieri si difende sostenendo che di farina gliene consegnano sempre meno. Ipotesi, quest’ultima, che sembra più veritiera visto che dall’inizio di quest’anno, secondo dati ufficiali, il governo venezuelano, a corto di fondi per le importazioni, ha ridotto di molto anche quelle di farina di grano.

In questa lotta tra governo e panettieri, il presidente Nicolas Maduro, ha firmato un decreto nel quale si stabilisce che con la farina di grano non si possono fare brioche o altri dolci, ma soltanto pane, e solo del tipo a prezzo calmierato, ossia il filone simile alla baguette da 180 grammi.

Per verificare il rispetto delle regole, decine di ispettori hanno visitato tutte le panetterie della capitale alla ricerca dei fornai disobbedienti.

Nel corso della settimana scorsa, secondo la stampa locale, a Caracas sono stati arrestati quattro fornai e sequestrati due panifici per 90 giorni con l’accusa di avere venduto il pane a prezzi superiori a quelli massimi imposti dallo stato e avere utilizzato la farina per la produzione di dolci.

Secondo la Bbc, il governo di Caracas avrebbe addirittura minacciato l’espropriazione delle panetterie che non rispettano le regole. “Quelli che stanno dietro a questa guerra del pane pagheranno e non diteci che sia una persecuzione politica”, ha spiegato il presidente Maduro.