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Vaiolo delle scimmie, primo caso in Italia: cosa succede. Bill Gates l’aveva previsto

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In principio, furono i polli con l’influenza aviaria. Poi il corovonarus dal pangolino e la peste suina. Ora è la volta del vaiolo delle scimmie  sbarcato oggi nel nostro paese. Secondo quanto ha reso noto oggi l’Istituto Spallanzani di Roma, il paziente zero in Italia è “un giovane adulto tornato dalle isole Canarie che si era presentato al Policlinico Umberto Primo. Il virus è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e di sequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee”, si legge nella nota dell’istituto. Il paziente attualmente è in isolamento e in discrete condizioni. Nel frattempo, si indaga su altri due casi sospetti nel nostro paese.

All’estero, abbiamo 17 casi confermati in Europa, in particolare in Gran Bretagna, Spagna e Portogallo. Un primo caso è stato confermato anche in Usa. Nel nostro paese l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), ha comunicato di aver “costituito una task force composta da esperti del settore e contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse al fine di monitorare continuamente la situazione nazionale”

Cos’è il vaiolo delle scimmie

Si tratta di una zoonosi silvestre, ovvero una malattia riguardante gli animali selvatici, con infezioni umane accidentali, che di solito si verificano nelle parti boscose dell’Africa centrale e occidentale, dove la trasmissione avviene generalmente dal contatto diretto con animali infetti.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha spiegato che la malattia non è molto contagiosa tra gli uomini e si trasmette attraverso l’esposizione alle goccioline esalate e dal contatto con lesioni cutanee infette o materiali contaminati. Il periodo di incubazione è variabile tra 5 e 21 giorni. Chi lo contrae può soffrire di febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, linfonodi ingrossati, brividi e stanchezza.  I sintomi più insoliti includono un’eruzione cutanea che spesso inizia sul viso prima di diffondersi ad altre aree del corpo.

La maggior parte dei pazienti guarisce entro poche settimane, ma in alcuni casi può diventare mortale con un ceppo che uccide fino al 10 per cento delle persone che infetta. Fino a un caso su 10 è fatale, ma il ceppo che si sta diffondendo a livello globale è più mite e si pensa che abbia un tasso di mortalità di circa uno su 100, simile a quello di Covid-19 all’inizio della pandemia.
Anche i bambini sono a rischio e il vaiolo delle scimmie durante la gravidanza può portare a complicazioni, vaiolo delle scimmie congenito o mortalità alla nascita. Come avvenuto già con il coronavirus, i casi più lievi di vaiolo delle scimmie possono passare inosservati e rappresentare un rischio di trasmissione da persona a persona.

Per quanto riguarda il contagio, la catena di trasmissione nel Regno Unito è ancora “sconosciuta”. L’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) ha precisato che i casi di vaiolo delle scimmie si sviluppano prevalentemente all’interno della comunità omosessuale.

Come si può prevenire il vaiolo delle scimmie?

Ad oggi, non esiste un trattamento specifico contro il vaiolo delle scimmie, ma il vaccino contro il vaiolo fornisce una certa protezione. Un vaccino (MVA-BN) e un trattamento specifico (tecovirimat) siano stati approvati per il vaiolo delle scimmie, rispettivamente nel 2019 e nel 2022, queste contromisure, avverte l’Oms, non sono ancora ampiamente disponibili e le popolazioni di tutto il mondo di età inferiore ai 40 o 50 anni non beneficiano più della protezione offerta da precedenti programmi di vaccinazione contro il vaiolo.  Un vaccino, Jynneos, è stato autorizzato per prevenire le infezioni da vaiolo delle scimmie negli Stati Uniti. Il vaccino ha dimostrato di essere efficace per circa l’85% nel prevenire l’infezione da vaiolo delle scimmie.

La profezia di Bill Gates

Il rischio di future pandemie era stato paventato lo scorso novembre da Bill Gates, fondatore del colosso tecnologico Microsoft che ha recentemente contratto il coronavirus. Il magnate americano, in una intervista a Policy Exchange, aveva esortato i governi di paesi come Uk e Usa a finanziare la ricerca con decine di miliardi, allo scopo di prevenire future pandemie e bioterrorismo, come gli attacchi terroristici col vaiolo.

“Spero che tra cinque anni potrò scrivere un libro intitolato ‘Siamo pronti per la prossima pandemia’, ma ci vorranno decine di miliardi in ricerca e sviluppo. Probabilmente ci vorrà circa un miliardo all’anno per una task force per le pandemie a livello di OMS, che si occuperà della sorveglianza e di quello che io chiamo germ game”, ha dichiarato Gates.

E ha aggiunto: “Molte delle attività di ricerca e sviluppo di cui abbiamo bisogno per essere pronti alla prossima pandemia sono cose come rendere i vaccini economici, avere grandi fabbriche, sradicare l’influenza, sbarazzarsi del comune raffreddore, rendere i vaccini solo un piccolo cerotto da mettere sul braccio, cose che saranno incredibilmente utili anche negli anni in cui non avremo pandemie”.