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Trovato in Tunisia yacht figlio Bossi, Maroni: va sequestrato

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ROMA (WSI) – Il segretario federale della Lega nord, Roberto Maroni, chiederà eventualmente il sequestro dello yacht trovato in Tunisia che, secondo quanto emerso dall’inchiesta sull’ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito, era nelle disponibilità di Riccardo Bossi, figlio del Senatur.

“E’ una bella barca, se fosse vero che è stato comprato con soldi della Lega ne chiederemo subito il sequestro perché in quel caso i soldi devono tornare alla Lega, ma stiamo facendo ancora delle verifiche” attraverso i nostri avvocati. Maroni è intervenuto a margine del congresso della Cisl Lombardia.

Il Corriere della Sera descrive le fattezze e optional dello yacht di lusso: “Lunghezza 21,01 metri, due motori da 1.550 cavalli, 45,58 tonnellate di stazza, tre cabine lussuose e tre bagni per 6 persone più due membri dell’equipaggio, scafo blu-notte e bianco, ponti in teak, due potenti moto d’acqua nella stiva: è la «Stella», la barca più ammirata a Port El Kantaoui dove per tutti è lo yacht di Riccardo Bossi, quello che sarebbe stato pagato con i soldi sottratti ai finanziamenti elettorali della Lega Nord e che il giudice Gianfranco Criscione mette al centro degli ultimi affari dell’ex tesoriere del Carroccio, e del procacciatore d’affari Romolo Giradeli”.

Sono stati entrambi arrestati il 24 aprile con altri due per associazione per delinquere in una costola dell’inchiesta dei pm milanesi Paolo Filippini e Roberto Pellicano, coordinata dall’aggiunto Alfredo Robledo, sull’uso di 18 milioni di fondi elettorali della Lega che vede indagati Belsito e Umberto Bossi per truffa ai danni dello Stato.