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Hi-tech Usa: boom di utili per Apple, Google e Microsoft

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Trimestrali sopra le attese per i big hi-tech Usa Apple, Google e Microsoft, che continuano a beneficiare delle “tempesta perfetta” causata dal COVID. Ieri i tre colossi hi-tech hanno alzato il velo dei conti dell’ultimo bilancio, evidenziando risultati superiore alle stime del mercato sia sul fronte degli utili sia su quello del fatturato.

Complessivamente i tre big hi-tech, hanno accumulato profitti per circa 57 miliardi di dollari in tre mesi, 620 milioni di dollari al giorno grazie al continuo boom di domanda di gadget e servizi hi-tech scatenato dall’era della pandemia e proseguito anche durante gli sforzi di ripresa.

Hi-tech Usa: valore di mercato supera un terzo dello S&P 500

Nel complesso, il valore di mercato di Google, Amazon, Apple, Microsoft e Facebook ora vale più di un terzo dell’intero indice S&P 500, grazie all’aumento vertiginoso delle quotazioni  durante la pandemia.

Thomas Philippon, economista e professore di finanza alla New York University, ha affermato che le grandi aziende tecnologiche sono state i maggiori vincitori economici della pandemia, grazie al lockdown che ha spinto più aziende e consumatori a utilizzare i loro servizi.

“Erano già in crescita per gran parte dell’ultimo decennio”, ha detto Philippon. “Per loro è stata una tempesta perfetta positiva”.

Apple in corsa per l’anno migliore della sua storia

Partiamo da Apple. Con le vendite di iPhone che hanno registrato una crescita a due cifre rispetto all’anno precedente per il terzo trimestre consecutivo, Apple ha facilmente superato le stime degli analisti, chiudendo il terzo trimestre dell’esercizio fiscale con un utile di 21,7 miliardi di dollari e ricavi in aumento del 36% a 81,4 miliardi, in corsa per l’anno migliore della sua storia.
Le vendite di iPhone di Apple hanno totalizzato quasi 40 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre, con un aumento del 50% rispetto a un anno fa. Secondo alcuni analisti, Apple è ormai in volata verso i 3.000 miliardi di capitalizzazione di mercato, ma sulla sua strada c’è il problema della carenza di chip, che potrebbe condizionare la produzione dei suoi prodotti di punta.

Alphabet (Google): utili più che raddoppiati

In forte miglioramento anche i conti di Google. Con la diffusione dei vaccini almeno nella parte ricca del mondo, la ripresa della domanda ha spinto gli inserzionisti a spendere di più. Alphabet, la casa madre, ha archiviato il secondo trimestre con ricavi record in aumento del 62% a 61,88 miliardi di dollari e un utile più che raddoppiato a 18,53 miliardi.

I ricavi da pubblicità sono saliti del 69% a 50,44 miliardi grazie al boom negli Stati Uniti, dove le spese pubblicitarie sono in corsa per l’aumento maggiore dal dopo guerra. Solo su YouTube i ricavi dagli spot sono balzati dell′84% a 7 miliardi.

Gli analisti di Morgan Stanley stimano che Alphabet sia sulla buona strada per raggiungere un utile netto per l’intero anno di 65 miliardi di dollari, un aumento del 59% rispetto al 2020. Le sue vendite annuali sono, secondo la banca, sulla buona strada per 243 miliardi di dollari, un aumento di 60 miliardi di dollari rispetto allo scorso anno

Microsoft: boom di profitti e fatturato per l’hi-tech Usa

Risultati in crescita anche per il colosso dell’hi-tech Usa Microsoft che supera le aspettative del mercato. Nel quarto trimestre fiscale, il colosso di software e hardware ha riportato un fatturato in crescita del 21% a 46,2 miliardi mentre l’utile è aumentato del 47% a 16,5 miliardi.  Sorprende al rialzo anche la guidance: Microsoft prevede un fatturato compreso tra 14,5 miliardi e 14,75 miliardi, superiore ai 14,07 miliardi attesi dal consensus.