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Titoli di Stato, il rendimento del Btp decennale sale al 2,44%

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In attesa delle prossime mosse della Bce per contrastare la fiammata dell’inflazione i titoli di Stato europei sono in fibrillazione.

A evidenziare le tensioni contribuisce il rialzo del rendimento sui Btp decennali che si è portato al 2,44%, sui massimi dal marzo 2020. La risalita dei rendimenti coinvolge tutti i titoli di stato della zona euro.
Analoga impennata anche per il Bund decennale rende lo 0,82%%, in salita di 11 punti base. Si tratta del valore più alto dal settembre del 2015.

I titoli italiani si confermano i più redditizi dell’area euro preceduti dai soli bond greci (2,82%). Il decennale spagnolo rende l’1,7%, quello francese l’1,26%.

Poco mosso invece lo spread Btp/ Bund che rimane stabile poco sopra i 162 punti.

Titoli di Stato, i motivi dei rialzi dei rendimenti

Come sottolineano gli operatori la corsa dei rendimenti è dovuta alle vendite sul mercato dei titoli in attesa dei prossimi rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali.
I bond vengono venduti per diverse ragioni: la principale in questa fase sono le attese di interventi restrittivi nella politica monetaria di Fed e Bce. La contromossa degli istituti centrali in questi casi è quella consiste nell’alzare i tassi. Per adeguarsi a questi nuovi rendimenti i titoli in circolazione riducono il loro valore.