Economia

Tassi negativi: Germania si ribella contro Draghi

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BRUXELLES (WSI) – Le casse di risparmio tedesche dichiarano guerra a Mario Draghi. Alla vigilia della tanto attesa riunione del consiglio direttivo della Bce, le Sparkassen preparano la rivolta contro la politica espansiva che il numero uno della banca centrale europea annuncerà domani con nuovi tagli ai rendimenti sui depositi e un’estensione del programma di acquisto dei titoli.

Il terreno di scontro sono i tassi bassi, una lunga stagione di ribassi che ha creato “un’angoscia collettiva” che potrebbe acuirsi proprio all’annuncio del nuovo bazooka targato Draghi. Le potenti Sparksenn cercano di fermarlo ma il presidente della Bundesbank Jens Weidmann non ha diritto di voto in seno al board della Bce previsto per domani.

“Sono dei veri e propri potentati locali i cui margini di guadagno, a causa dei tassi di interesse quasi azzerati, si stanno talmente riducendo da metterne seriamente a repentaglio la sopravvivenza”.

A scriverlo Repubblica che rende noto come la scorsa settimana le casse di risparmio made in Germany avevano già minacciato di non depositare più i loro soldi presso la Bce, tenendolo nelle loro casseforti. E proprio ieri, un’associazione che riunisce circa 430 casse ha pubblicato un documento scottante che mette in luce gli effetti negativi di interventi di politica monetaria giudicati “frettolosi” che finiscono per “alimentare il clima da crisi e la perdita di fiducia dell’eurozona”.

“Una prosecuzione della politica dei tassi minimi danneggerebbe i risparmiatori e chi vuole investire in assicurazioni sulla vita e fondi pensione”.

Ma ci sarebbe un’altro rischio secondo le casse di risparmio tedesche dietro l’angolo se i tassi continueranno ad essere bassi.

“Prima o poi i tassi di interesse negativi –attualmente vengono applicati solo ai soldi depositati a brevissimo termine presso la Bce – potrebbero essere scaricati persino sui clienti. In Svizzera succede già: la Banca centrale elvetica applica il -0,75% alle banche da tempo. E da quest’anno la piccola Alternative Bank Schweiz li scarica su chiunque depositi anche solo un euro nei suoi forzieri. Altri istituti lo fanno solo oltre una certa soglia, ad esempio sui depositi oltre i 100mila euro. Ma il tabù, sostiene la stampa tedesca, è rotto e può contagiare anche la Germania”.