Vendola pagina 5
Per l’Istituto Demopolis, se si votasse oggi PD, IdV e SEL di Vendola otterrebbero il 38,5%. Il terzo polo moderato il 15%. L’asse Lega-PDL il 40%.
L’incubo di Berlusconi: un’alleanza Pd-Terzo Polo potrebbe conquistare i moderati. Bersani sbeffeggiato dalla base: preferisce allearsi al centro, dice no a Vendola e alle primarie. Ed è rivolta sul web.
Molti consiglieri del premier ritengono ancora un azzardo andare al voto subito, insistono per una tregua con Fini. Ma per il premier la situazione è troppo deteriorata. Simile il giudizio di Maroni che insiste per chiedere il voto subito.
“Cioè di individualismo amorale, spregio per le regole, superficialitĂ . Anche se finisse Berlusconi, l’humus che lo ha fatto prosperare rimarrebbe”. Piccolo particolare: l’area che pensa il premier sia finito coincide con il 20% di italiani che sanno chi è Verdini.
La voce raccolta da WSI circola in ambienti romani e milanesi. Una mossa preventiva, anche se di breve periodo: servirebbe a stoppare il progetto di governo tecnico guidato da Draghi che terrorizza il premier (Napolitano affiderebbe al governatore di Bankitalia un incarico esplorativo prima dello scioglimento delle Camere).
Il partito di Berlusconi in calo -7.3% rispetto alle Politiche 2008. Non c’è solo Fini a rosicchiare voti al PDL: al nord la Lega va fortissimo (+3.0%). Punita anche l’opposizione: PD a -7.8%. Sinistra e Liberta’ aggrega molti voti in fuga da Bersani.
«Porre fine al berlusconismo è un lavoro da fare con tutta l’opposizione, Fini e Casini sono essenziali, non basta Di Pietro» ha detto il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, intervistato da Sky Tg24.
Bossi: «Molto difficile andare avanti così». Il leader della Lega esclude un governo di transizione guidato da Tremonti e dice: «Se si vota spazziamo via tutti». Nel Pdl si rafforza l’ipotesi urne, con una data che sarebbe sempre piĂą probabile: domenica 27 marzo 2011. Intanto D’Alema boccia Vendola per il ruolo di leader del centrosinistra.
Terminata con un nulla di fatto la riunione a Palazzo Chigi con i governatori Errani, Formigoni, Zaia, Iorio, Polverini e Vendola. Errani: “Incontro molto negativo: respinte le nostre proposte”.
Via libera, sono 24 miliardi, ma con l’ammissione che “ulteriori aggiustamenti” andranno fatti. Il presidente del Consiglio Berlusconi preoccupato dal calo di consensi per il governo e per lui stesso, alla fine ha dovuto mandare giĂą la medicina di Giulio Tremonti molto piĂą amara di quella che avrebbe voluto.