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L’Upb lo ha certificato: per la prima volta dal 2014 il rapporto fra Pil e gettito fiscale aumenterà, di 4 decimali; ecco chi pagherà e perché
La Lega ha riaperto il cantiere della flat tax e ha rilanciato l’idea di tagliare da subito la prima aliquota Irpef dal 23% al 20%.
Mobilitate politiche di bilancio e monetarie, per passare a misure più aggressive: l’analisi del CIO Private Banking e Head of Asset Allocation di UBP.
L’ultima novità prevista dalla Lega è inserita nel mare di emendamenti presentati al Decretone su reddito di cittadinanza e pensioni.
La pressione fiscale, secondo quanto reso noto dal Mef subito dopo il varo della manovra di bilancio, salirà dal 41,9% del Pil del 2018 al 42,3% nel 2019.
Lo mette in evidenza Oxfam: paperoni hanno incrementato ricchezza rispetto ai poveri grazie a un regime di tassazione sempre più basso.
Secondo Nadia Grant, Responsabile azionario USA ed EMEA di Columbia Threadneedle Investments, prezzi azionario sono interessanti e volatilità fa ben sperare.
Il fatturato dell’importante divisione FICC di Goldman Sachs ha perso il 18% su base annuale, attestandosi sui livelli più bassi dalla crisi finanziaria. Bene invece gli altri segmenti e voci.
Senza di essi migliaia di famiglie ed imprese indebitate si sarebbero salvate. È la nostra necessità di proteggere i risparmi che li alimenta.
Sotto l’albero ai figli si possono far trovare regali diversi dal solito, probabilmente più duraturi e che in futuro potrebbero valere molto di più.