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Nel primo trimestre del 2021, la pressione fiscale è stata pari al 37,9%, sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,1 punti percentuali). Così rivela l’Istat secondo cui il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,5% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono diminuiti dello 0,6%. Di conseguenza, la propensione al risparmio
La proposta degli artigiano mestrini, dopo che nel 2020 la pressione fiscale è salita, attestandosi ad un soffio dai record del 2013
Finale d’anno in calo per redditi disponibili e consumi in Italia. Nel quarto trimestre del 2020, secondo quanto comunicato oggi dall’Istat, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici italiane è diminuito dell’1,8% rispetto al trimestre precedente, e i relativi consumi finali del 2,5%. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al
L’Italia è il Paese piĂą tartassato d’Europa dal punto di vista della pressione fiscale. Così  uno studio del Consiglio e della Fondazione nazionale dei commercialisti, sottolineando che “la pressione fiscale è piĂą alta del 5,8% di quella reale (42,4%)”, superando quindi il 48%.
Sale nel secondo trimestre la pressione fiscale. Lo comunica l’Istat, spiegando che si è attestata al 43,2%, in crescita di 1,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante la marcata riduzione delle entrate fiscali e contributive.
L’Istat mette il sigillo ai dato macro del 2019. In particolare lo scorso anno la crescita del Pil un è stata dello 0,3% a fronte di un incremento dello 0,9% nel 2018. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è sceso nel 2019 a -1,6% dal -2,2% del 2018, invariato rispetto alla stima pubblicata
in crescita di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno.