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Negli ultimi anni di inflazione bassa, i correntisti che hanno lasciato i risparmi parcheggiati in banca non hanno perso troppo denaro. Tuttavia ipotizzando una crescita dei prezzi al consumo del 2% – soglia obiettivo della Banca centrale europea – con 1.000 euro depositati in un conto corrente che paga un tasso di interesse tasso di
Gli italiani dal 2008 al 2017 hanno perso l’8,7% del proprio potere d’acquisto: così una ricerca del Centro Studi Impresa lavoro sulla base di dati Istat.
I tempi sono cambiati: conti deposito e libretti postali non proteggono dall’inflazione, mentre la casa in Italia non è piĂą un investimento lungimirante.
Siamo entrati in un nuovo periodo paradossale: la grande rottura è avvenuta con la crisi finanziaria del 2008-2009. Ma è davvero così negativo?
Prende piede per minori costi di gestione rispetto ad altre forme di retribuzione: strumento riesce a penetrare nella mentalitĂ di chi non ne era abituato.
Secondo gli economisti è la Spagna la grande economia europea che crescerà al ritmo maggiore nel 2019 (nella foto il premier Pedro Sà nchez).
“Lotta sacrosanta” dice il membro del M5S. In entrambi i casi, collettivo apolitico antisistema che usa i social media come propaganda e strumento di cristallizzazione di rivendicazioni populiste.