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Secondo Jason Hunter, head of global fixed income presso JP Morgan, il mercato dei semiconduttori può anticipare il futuro trend dei rendimenti
L’attivitĂ manifatturiera attesa dai direttori per gli acquisti rallenta a ritmi mai visti negli ultimi anni, specialmente in Germania
Allarme di Palazzo Koch: anche il quarto trimestre del 2018 si concluderĂ con un calo del Pil su base trimestrale. Vorrebbe dire recessione tecnica.
L’indice PMI servizi (finale) della zona euro tocca a dicembre i 51,2 punti contro i 51,4 della stima preliminare. Lo rende noto oggi Markit secondo cui l’indice PMI composito tocca i 51,5 punti contro i 51,3 della stima preliminare.
L’indice Pmi manifatturiero Usa ha frenato a quota 53,8 a dicembre, il livello piĂą basso degli ultimi 15 mesi (per quanto ancora in territorio espansivo). A novembre il dato era stato di 55,3 punti. A rallentare sono sia i nuovi ordini sia l’occupazione, mentre i livelli di produzione sono rimasti invariati rispetto a novembre. Migliora
Crolla a novembre l’indice PMI manifatturiero che scende a 48,6 punti da 48,9 punti secondo quanto rivela Markit. Il dato segna così la crescita piĂą bassa da 47 mesi.
In calo nel mese di ottobre l’indice PMI servizi della zona euro che cala a 53,7 punti contro i 54,7 della precedente rilevazione e i 53,3 della stima preliminare. Il dato è stato reso noto da Markit.
l’attendismo dovrebbe prevalere anche oggi nel giorno delle elezioni di metĂ mandato Usa, che potrebbero cambiare l’agenda della prima potenza economica al mondo.
Il sentiment e i primi dati sul 2018 ci dicono che il picco del ciclo potrebbe essere alle spalle: non tutte le cause sono di natura transitoria
Scende a 54,1 punti l’indice Pmi servizi Usa a marzo. In crescita ai massimi di tre anni il Pmi manifatturiero