Def pagina 6
Unica eccezione è rappresentata dal piano concordato di salvataggio. Premier Conte: “per Governo Usa e JP Morgan, Italia non è fattore di rischio”
Cottarelli a Wall Street Italia: il rischio maggiore “è un rallentamento della crescita in Europa che mandi l’Italia in recessione e che questo faccia aumentare il rapporto debito/pil”.
Non potendo piĂą contare sulla Bce e sulle banche come compratori di Btp, l’Italia sarĂ sempre piĂą dipendente dalle scelte degli investitori stranieri. Nella foto Alessandro Rivera, direttore generale del Tesoro fortemente voluto da Tria.
Per l’agenzia di rating americana, i dettagli sulla manovra decideranno le sorti del rating dell’Italia, fermo due gradini sopra il livello di junk, spazzatura.
Per la direttrice dell’FMI, la speranza è che alla fine ci sarĂ “una distanza” tra la “retorica” del governo italiano e “le cifre finali”.
Per Maria Paola Toschi di JP Morgan le agenzie di rating e i mercati finanziari dovrebbero tenere conto anche dei punti di forza dell’Italia.
L’Istituto di Washington inserisce il rischio Italia insieme alla Brexit tra i fattori di rischio finanziari a breve termine. Rapporto debito/Pil: peggio di noi solo Giappone e Grecia
Aumenta rischio ridenominazione debito italiano. Ma a fine anno possibile rientro dei due fattori principali di tensione, per il Chief Global Strategist.
Le parole del ministro degli Affari Europei, in contrasto con quelle dei due vicepremier Salvini e Di Maio, creano tensione nell’esecutivo.
“Nel 2019 sono previsti 6,9 miliardi di tagli di spesa e 8,1 miliardi di aumenti di entrate, nel 2020 3,9 miliardi per ciascuna delle voci e nel 2021 rispettivamente 4,7 miliardi e 5,2 miliardi”. Così il ministro dell’Economia Giovanni Tria in audizione sulla Nadef in Parlamento affermando che per effetto delle misure espansive serve coordinamento