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Stretta su Consob dopo caso Mps: se sbaglia, il Tar può intervenire

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NEW YORK (WSI) – Se la Consob dovesse essere inadempiente, venendo meno ai compiti per cui è stata creata, i cittadini e le associazioni di consumatori potranno rivolgersi al tribunale amministrativo (Tar) per chiedere che venga “assicurato il corretto e trasparente funzionamento del mercato”, ponendo così fine alla sua inerzia.

Lo affermano le Sezioni unite della Cassazione, su ricorso di due piccoli azionisti Mps (affiancati dalla Cgil, dalla Fisac e da Federconsumatori), che rinfacciano all’Authority una serie di carenze nella vigilanza su Mps e in particolare sulle operazioni connesse alla ristrutturazione delle due ‘note’ Santorini e Alexandria, scoperte dal vertice di Mps nel settembre 2012 e divenute pubbliche a gennaio del 2013.

Doppia la lettura delle sentenza. Che se da una parte tutela i consumatori, dall’altra mantiene alto il muro di cinta a protezione della “discrezionalita’” della Consob e, contrariamente da quanto chiesto dagli avvocati di alcuni piccoli azionisti danneggiati dal crac Mps, conferma la competenza della giustizia amministrativa ad occuparsi di eventuali inadempienze nel controllo del mercato azionario.

In questo modo, i supremi giudici hanno respinto la richiesta di affidare ai giudici delle cause ordinarie, per risarcimento danni, il potere di richiamare l’organo di vigilanza al rispetto dei suoi compiti. (mt)