Economia

Spagna: scandalo fondi neri travolge Rajoy, governo in bilico

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Mentre tutti gli occhi sono puntati sull’Italia, un’altra delle regine d’Europa sta per rimanere senza governo.

Il Partito socialista operaio spagnolo (Psoe) potrebbe presentare una mozione di censura nei confronti dell’operato del primo ministro Mariano Rajoy dopo le maxi condanne sul “caso Gurtel”, lo scandalo sui fondi neri che fa tremare il Partito Popolare (Pp) di cui il premier spagnolo è leader.

Il partito di centro Ciudadanos, quarta forza politica del paese, fondamentale per il mantenimento di una maggioranza in parlamento, ha fatto sapere di essere pronto a votare la sfiducia al governo Rajoy, a meno che quest’ultimo non convochi elezioni anticipate.

La notizia è riportata oggi da tutti i principali quotidiani spagnoli che aggiungono come Pedro Sanchez, segretario del Psoe, abbia convocato una riunione straordinaria per oggi durante la qualen il partito studierà le migliori opzioni  per chiedere la responsabilità politica a Rajoy.

Una mossa che potrebbe risultare fatale per il leader dei conservatori. Da parte sua, il Pp ha ripetuto di non conoscere i fatti relativi al caso Gurtel e di non essere stato finanziato illegalmente.

Il Tribunale supremo ha condannato l’ex tesoriere Luis Barcenas a 33 anni di carcere per corruzione, un reato che avrebbe commesso anche lo stesso Pp, partecipando “a titolo lucrativo”,  a 15 anni sua moglie Rosalia Iglesias e a 51 anni Francisco Correa, la mente che aveva messo in piedi una rete di fondi neri destinati al Partito Popolare. E il tribunale ha condannato lo stesso Pp a pagare 240mila euro perché ritenuto “partecipante a titolo lucrativo”.

Secondo i giudici la rete di corruzione diretta dal faccendiere Correa, attiva a Madrid e Valencia dal 1999 al 2001, ha distribuito favori e tangenti in cambio di commesse ottenute da amministrazioni pubbliche guidate dal Pp.

Sui mercati la tensione si fa sentire sul fronte obbligazionario con lo spread con i Bund tedeschi che si è ampliato ai massimi degli ultimi sei mesi (sopra 112 punti base) e i Bonos decennali che rendono più dell’1,515%.