Economia

Sondaggi elezioni: Alfano risorge e fa sperare il PD

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ROMA (WSI) – Sosterremo il governo Gentiloni finchè non fa virate a sinistra insostenibili. A dirlo Angelino Alfano, leader di Ap che esclude qualsiasi alleanza in vista delle elezioni.

“La legge elettorale non chiama alleanze, noi del resto siamo distinti sia dalla destra di Salvini che vuole uscire dall’Ue, sia dalla sinistra dell’indietro tutta, andremo da soli (…) Alternativa popolare punta a un piano-fisco all’americana per contrastare l’evasione, un progetto sui salari, un programma molto serio. Visto che nessuno avrà la maggioranza, saremo dopo se necessario in una maggioranza che rispetti queste priorità”.

Alfano, ex braccio destro di Berlusconi, poi nominato ministro dell’Interno dall’ex premier Matteo Renzi e riconfermato ma alla Farnesina dal nuovo Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ha le idee chiare sull’appoggio al governo.

“Invitiamo Gentiloni a difendere tutte le conquiste riformatrici questi anni. Noi garantiamo il sostegno al governo ma ci distinguiamo da una sinistra che vuole fare marcia indietro su riforme importanti”.

E proprio Alternativa Popolare resuscita nei sondaggi e fa pensare proprio a una possibile coalizione, che fino a poco tempo fa era additata come fantapolitica. Secondo i dati di un sondaggio Eng per il Tg La7 il partito di Alfano ottiene mezzo punto in una settimana arrivando così oltre la soglia di sbarramento.

Una situazione nuova che potrebbe ribaltare le carte in tavola visto che Ap, insieme a Pd, Forza Italia, Mdp e le Autonomie, arriverebbero insieme a 315 deputati e per dare fiducia al governo ne servono 316. Si potrebbe così ipotizzare una coalizione tra Pd e Centro per governare anche se i bersaniani hanno giurato che non faranno più alleanze con la destra.

Il tutto anche considerando che il Movimento Cinque Stelle rimane il primo partito in Italia superando quota 30%, con un distacco di 3 punti e oltre dal Pd fermo al 26,9%, ma non avrebbe partener altrettanto forti con cui allearsi e governare.

Galleggiano infatti i Democratici e Progressisti (4%), Sinistra Italiana (7%) e Campo progressista di Pisapia (1%). E nell’area del centro destra? Lega Nord e Forza Italia sono sullo stesso livello (11,9%), mentre cala Fratelli d’Italia.