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LA moneta unice europea riguadagna centesimi rispetto al dollaro. Ma è ancora debole rispetto allo yen.
E’ negativo l’inizio settimana per le borse asiatiche. L’indice Nikkei ha perso 153,56 punti. Hong Kong a -0,55%.
Il motore di ricerca su Internet AltaVista, controllato in maggioranza dalla societa’ di venture capital CMGI, ha annunciato che per l’initial public offering prevede di raccogliere dalla borsa 258,5 milioni di dollari.
Il chairman della Securities and Exchange Commission Arthur Levitt ha messo all’erta gli investitori, dicendo che e’ pericoloso comprare azioni a prestito, inoltre che degli Ipo bisognerebbe diffidare, cosi’ come delle raccomandazioni degli analisti.
Pubblichiamo la lettera che RealNames, una delle societa’ internet vittima dei terroristi, ha inviato alla clientela dopo un attacco. L’avviso e’ stato ricevuto da uno dei componenti dello staff di Wall Street Italia. E’ un documento interessante.
Tutti gli indici hanno chiuso con un calo del 2%. Gli Industrials hanno perso 1.300 punti dai massimi. Dow e Nasdaq fiaccati dalle vendite per colpa di Microsoft (MSFT), ceduta a piene mani. (vedere chiusure indici qui sopra, e grafici a fianco).
Il New York Stock Exchange e’ intervenuto per frenare il flusso di vendite generate dai sistemi automatici delle banche d’affari. Il provvedimento in funzione quando l’indice Dow Jones perde piu’ di 220 punti. Gli ordini sell pero’ proseguono a pioggia.
Le azioni del colosso del software (MSFT) perdono il 5,8%, condizionando tutti i maggiori indici del mercato azionario americano. Motivo: i problemi legati all’interazione del nuovo Windows 2000 con altri sistemi. Anche Michael Dell boccia il software.
Via Net.Works al suo debutto in borsa e’ in forte salita trascinata dall’interesse degli investitori per le societa’ straniere del settore internet. Apre le contrattazioni ad 41 dollari per azione con un prezzo di collocamento di 21 dollari.
Dei cyber-terroristi si occupa anche Bill Clinton, che ha convocato per oggi a Washington un meeting di emergenza. Secondo l’Fbi i sabotatori dei siti internet americani hanno lanciato il programma killer dalla Germania.