Società

Siria, Russia sta decimando ribelli pro Usa e anti Assad

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

DAMASCO (WSI) – Continua senza esclusione di colpi l’offensiva russa nel territorio siriano a sostegno del presidente Assad. Le ultime notizie parlano dell’uccisione di un comandante ribelle e altri quattro combattenti nella provincia siriana di Latakia da parte del terzo attacco aereo russo.

A rivelarlo è stato un portavoce del gruppo dei ribelli anti Assad, “First Coastal Division”. Il gruppo è affiliato con il “Libero esercito siriano” ed è uno dei più numerosi tra quelli che hanno ricevuto un sostegno militare straniero delle forze occidentali, saudite e turche.

Gli Stati Uniti, per esempio, hanno inviato missili anticarro, l’arma più potente nell’arsenale dei ribelli. Un altro duro colpo per Washington è arrivato dall’esito delle elezioni in Canada. Il nuovo premier, Justin Trudeau, leader dei Liberal di centro sinistra, ha deciso che il suo paese non sosterrà più militarmente gli Stati Uniti in Siria.

Il terzo round di bombardamenti da parte del Cremlino segna anche la morte di 15 civili a Jabal Akràd, una zona montagnosa nella provincia di Latakia. Sale così a 45 tra ribelli e civili il numero delle vittime negli ultimi attacchi secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani per arrivare ad un totale di almeno 370 persone rimaste uccise dall’inizio delle operazioni militari lo scorso 30 settembre.

Vladimir Putin pare abbia ricevuto Bashar al-Assad martedì in Russia, per fare il putno della situazione nella lotta contro le forze anti governative. Tra qeuste militano anche l’ISIS e il fronte al-Nusra, due gruppi considerati terroristi anche dall’Occidente e non solo da Iran, Hezbollah, Turchia e sauditi.

Quella a Mosca è la prima visita all’estero del dittatore siriano dal 2011. Nei colloqui al Cremlino, ai quali erano presenti il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov e quello della Difesa, Sergey Shoigu, Assad ha ringraziato Putin perché sta difendendo “l’integrità della Siria e l’indipendenza della Siria. E soprattutto per farlo nell’ambito del diritto internazionale. E i passi politici che ha compiuto la Russia all’inizio della crisi, hanno permesso che la situazione non si sviluppasse in una maniera ancora più tragica”.

“Questi passi – ha detto Assad in base alla traduzione offerta dal Cremlino – sono stati confermati con quelli successivi quando la Russia ha preso parte sul fronte di guerra nella lotta al terrorismo. E ovviamente chiunque capisce che qualsiasi azione militare prevede altri passi politici”.

(DaC)