Economia

Salone del Mobile, s’impennano i costi di affitti e alberghi a Milano

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La domanda aumenta esponenzialmente, e i prezzi dell’offerta di conseguenza s’impennano: possiamo riassumerla così la dinamica legata ai costi degli affitti brevi a Milano in vista dell’imminente Salone del Mobile. Vediamo tutto nell’analisi.

Verso il Salone del Mobile

Mancano pochi giorni al Salone del Mobile 2023, in programma alla fiera di Rho dal 18 al 23 aprile, ma le prenotazioni degli alberghi sono già alle stelle, con un “prezzo medio per camera sui 320 euro, senza Iva e senza colazione”. Quando va bene. Perché sulle varie piattaforme online si trovano stanze disponibili anche a prezzi sui 700-800 euro. Solo accontentandosi di una soluzione come un ostello si può avere un letto a 130 euro a notte.

Gli aumenti dei prezzi

A fare il punto della situazione, all’Agi, è Maurizio Naro presidente di Federalberghi Milano, che prende in esame l’occupazione media degli hotel 4 stelle business, circa 5 mila camere in una quarantina di alberghi. “La media si abbassa grazie a molti clienti che hanno convenzioni, e spesso metà dell’albergo è dedicato a questi clienti che vengono tutto l’anno, a cui si garantisce la camera alle stesse tariffe. I prezzi sono aumentati del 15% in più, rispetto al periodo pre- Covid, facendo cioè il confronto con il Salone che si tenne dal 9 al 14 aprile del 2019″.

Verso il sold out

Al momento l’occupazione è “al 70%” ma secondo Naro “si arriverà al tutto esaurito sicuramente per martedì e mercoledì, i giorni iniziali del Salone del Mobile. Un po’ meno il giorno precedente l’apertura, il lunedì, quando comunque, supereremo il 90%, e poi si andrà calando arrivando al 70% nel weekend. A Milano nei giorni della kermesse del design più importante del mondo i visitatori arrivano soprattutto dalle altre città del Paese.

“Al momento il 50% delle prenotazioni sono di italiani – ha spiegato ancora Naro – nell’altra metà ci sono: al primo posto gli statunitensi, poi a seguire gli inglesi, i francesi, i tedeschi e gli olandesi. Quest’anno ancora non si vedono i cinesi né tantomeno i russi”. I preferiti dagli albergatori sono i clienti austriaci. Sono loro i ‘big spender’. “Spendono quasi il doppio degli italiani – rivela il presidente di Federalberghi Milano – Quando prenotano cercano gli alberghi più centrali e scelgono le camere più belle, le suite”.