Economia

Saldi, i nuovi contagi da Covid frenano la corsa ai consumi

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Tra quarantene e nuovi contagi da Covid, la partecipazione degli italiani alla stagione dei saldi sembra essere al momento inferiore rispetto agli anni scorsi.

Secondo lo studio svolto da Tiendeo.it, il traffico nei negozi italiani ha registrato quest’anno un calo rispetto ai primi giorni di saldi invernali del 2021. Secondo i dati raccolti grazie allo strumento di geotracking di Tiendeo, le visite ai negozi fisici hanno registrato una caduta del 33,48% rispetto al 2021, considerando le rispettive date di inizio saldi.
Al momento, il giorno della settimana con maggiore affluenza ai punti vendita è stato mercoledì 5 gennaio, ovvero il giorno ufficiale di inizio saldi, che probabilmente ha concentrato l’entusiasmo dei consumatori più motivati nello scovare le migliori occasioni d’acquisto.

Se l’anno scorso, in epoca di restrizioni, si aspettavano con fervore i momenti di apertura per poter finalmente recuperare un po’ di normalità, quest’anno sembra che malgrado l’assenza di norme rigide, vi sia una sorta di autolimitazione e che dopo le feste, con l’aumento dei contagi, venga meno la voglia di esporsi e frequentare luoghi chiusi.

Elettronica e informatica preferiti dai consumatori

Al momento i prodotti che catturano maggiormente l’attenzione dei consumatori italiani a caccia di sconti e offerte sono TV, lavatrici e stufe a pellet. Seguono frigoriferi, divani, Alexa, asciugatrici e console Nintendo.
La categoria merceologica che concentra le ricerche nel periodo dei saldi è elettronica e informatica, seguita da bricolage e giardino e casalinghi. Chiudono la top 5 infanzia e giocattoli e profumeria e beauty.

In 10 anni giro d’affari crollato del 31%

In 10 anni il giro d’affari dei saldi invernali ha subito un tracollo del -31%, con le vendite calate di quasi 2 miliardi di euro e consumatori sempre meno attratti dagli sconti di fine stagione.
Lo ha affermato Assoutenti in una una indagine per capire come siano cambiate le abitudini di acquisto degli italiani.

“In base ai dati forniti dalle stesse organizzazioni dei commercianti, nel 2012, in piena crisi economica, i saldi invernali generavano acquisti per complessivi 6,1 miliardi di euro – spiega il presidente Furio Truzzi – Oggi il giro d’affari degli sconti di fine stagione si attesterà sui 4,2 miliardi di euro, con una contrazione del -31% in 10 anni e quasi 2 miliardi di euro di acquisti in meno”.
“Si riduce fortemente anche il valore dello scontrino medio, con la spesa procapite che era pari a 168 euro a persona nel 2012 e scende a 119 euro nel 2022, con una riduzione del -29% in 10 anni – prosegue Truzzi – Un tracollo che dimostra come i saldi abbiano perso attrattività, anche a causa dell’avvento dell’e-commerce che permette ai consumatori di trovare tutto l’anno a prezzi scontati capi di abbigliamento, calzature e accessori”. “Crediamo sia giunta l’ora di rivedere la normativa sui saldi di fine stagione, che appare obsoleta e inadatta alle opportunità offerte oggi dal mercato, liberalizzando gli sconti e permettendo ai negozianti di concorrere ad armi pari con i giganti dell’e-commerce” – conclude il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi.