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Saipem torna sotto quota 2 euro, gli ultimi giudizi degli analisti

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Dopo il tonfo della vigilia (-11%), le azioni di Saipem, società operante nel settore dei servizi per il settore dell’energia e delle infrastrutture, ora viaggiano sotto quota 2 euro con gli analisti che hanno giudizi contrastanti sul titolo. Una performance negativa, frutto della delusione dei conti del terzo trimestre diffusi ieri, inferiori alle attese, che porta a circa -13% le perdite da inizio anno. Resta invece saldamente positivo l’andamento a un anno, periodo durante il quale il titolo ha segnato un aumento del 41%.

Saipem, il giudizio degli analisti sul titolo

Di fronte al crollo del titolo di ieri, il Ceo di Saipem, Francesco Caio, ha spiegato“E’ il mercato che decide. Noi possiamo solo dire che l’impegno è creare un’azienda la cui resilienza è piu’ strutturale nel tempo” ha detto il Ceo di Saipem, Francesco Caio, commentando l’andamento negativo del titolo. I numeri realizzati, ha spiegato, sono “i risultati delle scelte del passato che dobbiamo gestire in una fase di transizione e derisking. Sarà poi il mercato, come sempre, a giudicare la nostra azione sulla base dei fatti. Noi pensiamo di avere indicato una strada e su quella strada il mercato ci giudichera”.

Ma quali sono le prospettive future del titolo? Il crollo delle azioni non cambia la strategia di Equita SIM che su Saipem mantiene una view cauta, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 1,9 euro.
Lo stesso rating è stato confermato da da Intesa Sanpaolo, con un target price a 2 euro. Resta positivo il giudizio di Kepler Cheuvreux, che ha ribadito il rating “buy” su Saipem, con un fair value a 2,8 euro.
Di tutt’altro avviso gli esperti di Jefferies, che sul titolo mantengono un rating “underperform”, con un prezzo obiettivo a 1,3 euro. “Sell” (ovvero vendere) è infine il giudizio senza appello di Societé Generale, che ha fissato il prezzo obiettivo a 1,59, sotto i livelli attuali (oggi il titolo ha aperto le contrattazioni a 1,95 euro).

La trimestrale e il piano

I ricavi del terzo trimestre di Saipem si sono attestati a 1,864 miliardi, in crescita del 9,3% rispetto allo stesso periodo 2020, ma l’ebitda rettificato è stato negativo per 25 milioni di euro (+136 milioni un anno fa) e l’ebit rettificato è stato -159 milioni (da +8 milioni). Il consensus degli analisti stimava l’ebitda a 84 milioni e l’ebit a -48 milioni.

Il cda di Saipem ha approvato il nuovo piano 2022-2025. Tra i punti principali del nuovo business plan spicca il taglio dei costi con il target di 300 milioni al 2025 (intermedio di 100 milioni al 2022) mentre i ricavi sono previsti in crescita ad un tasso medio anno del 15% fino al 2025.

Per sostenere la crescita che caratterizza la nuova strategia di Saipem sono previsti investimenti cumulati nell’arco di piano per circa 1,5 miliardi. Il debito finanziario netto al 2022 è previsto crescere a circa 2,2 miliardi di euro “per poi beneficiare dell’importante generazione di cassa prevista di oltre 800 milioni di euro nel quadriennio di piano” per atterrare sotto 1 miliardo nel 2025.

Dividendi

Sul fronte dei dividendi, nella conference call con gli analisti, Caio ha confermato che, al momento, non è in programma nessun dividendo.

“Parlare oggi di dividendi è un po’ presto, vi abbiamo presentato una storia di crescita che ci auguriamo generi valore nel tempo”, facendo riferimento al piano industriale. “Quando saremo pronti parleremo della questione dividendi con il cda. Ad oggi non abbiamo informazioni da condividere con il mercato”, ha precisato Caio.