Economia

Quota 102, Ape sociale e Opzione donna: le novità 2022 sulle pensioni

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Quota 102, proroga di Opzione donna e allargamento della platea dell’Ape social, in cui entrano tra l’altro edili e ceramisti, estetisti, magazzinieri e anche le maestre. Queste le principali novità previdenziali che entrano in vigore da quest’anno con la legge di bilancio.

Quota 102: come funziona

Partendo da quota 102, questa misura di accesso alla pensione in anticipo varrà solo per un anno. Con Quota 102 nel 2022 sarà possibile andare in pensione anticipata con 64 anni di età e 38 anni di contributi. Il diritto, se conseguito entro il 31 dicembre 2022, potrà essere esercitato anche successivamente.

In base alla relazione tecnica del Ministero dell’Economia e delle Finanze, quota 102 peserà per 1,6 miliardi di euro in manovra e permetterà di accedere al pensionamento anticipato a una platea di circa 60 mila lavoratori nei prossimi 4 anni. Dalle 5 alle 10 volte in meno rispetto a chi ha usufruito di Quota 100, che ha avuto un costo per il 2019 di 2,18 miliardi di euro e di 3,53 miliardi nel 2020.

Come riporta Il Sole 24 Ore, in sostanza tenendo conto della presenza delle finestre, trimestrale e semestrale, anche per quota 102, le prime uscite con quest’ultima avverranno dal 1° maggio 2022 per il settore privato e dal 1° agosto per i pubblici dipendenti. Coloro che rientrano nei nuovi requisiti sono i nati entro il 31 dicembre 1958 che perfezioneranno i 38 anni di contribuzione nel corso del 2022.

Opzione donna

Nel 2022 si potrà continuare a fruire dell’Opzione donna, un trattamento pensionistico calcolato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo ed erogato, a domanda, in favore delle lavoratrici dipendenti e autonome che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge entro un termine preciso.
In particolare l’Opzione è fruibile dalle lavoratrici con 58 anni di età se dipendenti e 59 se autonome e 35 di contributi e vedranno l’assegno calcolato interamente col metodo contributivo che significa un taglio di circa il 25-30 per cento dell’importo dell’assegno.

Ape sociale

Anche per l’Ape sociale è arrivata la proroga fino al 2022. Con tale misura si può  andare in pensione anticipata ma solo per determinate categorie con 63 anni di età e 36 anni di contributi o 30 se disoccupati o invalidi, con un assegno fisso di 1.500 euro lordi fino alla maturazione dei requisiti per la pensione di anzianità.

Per accedere all’Ape sociale anche nel 2022 occorre rispettare questi requisiti:

  • Stato di disoccupazione per licenziamento, dimissioni per giusta causa, scadenza del rapporto di lavoro a tempo determinato.
  • Il lavoratore assiste da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave.
  • Riduzione della capacità lavorativa con riconoscimento dell’invalidità civile superiore o uguale al 74%. Sono lavoratori dipendenti.

Nella platea dei beneficiari troviamo:

  • Addetti all’assistenza personale di persone non autosufficienti.
  • Conduttori di camion e mezzi pesanti.
  • Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante.
  • Conduttori di gru e macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni.
  • Conciatori di pelli e pellicce.
  • Facchini e addetti allo spostamento di merci e assimilati.
  • Insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido.
  • Lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature.
  • Marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.
  • Operai dell’agricoltura, della zootecnica e della pesca, nonché pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative.
  • Operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione di edifici.
  • Personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere che lavorano su turni.
  • Artigiani, operai specializzati e agricoltori.
  • Conduttori di impianti e macchine per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali e operai di impianti per la trasformazione e la lavorazione a caldo dei metalli.
  • Insegnanti di scuola primaria e pre-primaria.
  • Magazzinieri.
  • Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali.
  • Professioni qualificate nei servizi personali ed estetisti.
  • Tecnici della salute.

Aumenti 2022 per le pensioni

Sempre in tema pensione si ricorda infine che da quest’anno, ci saranno dei piccoli aumenti per effetto della perequazione. Chi percepisce 1.000 euro lordi dovrà accontentarsi di 17 euro in più al mese. Una pensione di 1.500 euro lordi mensili godrà invece di un incremento di 25,50 euro al mese che salgono a 34 euro per chi ne prende 2mila, 41,76 euro per chi ne riceve 2.500, 48,33 euro a 3mila di pensione e 61 euro per coloro che ne percepiscono 4mila.