Economia

Quando non è possibile surrogare il mutuo? Ecco tutti i casi

Con l’inflazione alle stelle e i tassi di interesse in continuo aumento, sempre più risparmiatori sono costretti a rivedere le spese fisse, anche in merito al mutuo.

La surroga del mutuo risulta infatti un’opzione sempre più appetibile per coloro che, negli anni scorsi, hanno acceso un mutuo a tasso variabile e vedono la propria rata mensile aumentare costantemente dall’inizio del 2022.

Non sempre, però, si tratta di operazione accettata dalla banca. In presenza di determinate condizioni, infatti, gli istituti di credito potrebbero non accettare la surroga del mutuo.

Che cos’è la surroga del mutuo

La surroga del mutuo dà la possibilità di trasferire il proprio mutuo esistente con una banca verso un’altra banca. Il trasferimento avviene in maniera del tutto gratuita, senza oneri notarili o verso la banca che si intende abbandonare.

Nel trasferimento si può modificare la tipologia di tasso, la durata residua del mutuo, le modalità di ammortamento del capitale. Si può anche richiedere alla banca di passare dal mutuo variabile al fisso, se si tratta di prima casa, se non si è mai ritardato il pagamento di una rata e se si ha un Isee inferiore a 35mila euro.

Da ricordare però che, comunque, anche se si riuscisse ad effettuare tale passaggio, il tasso fisso – ad oggi – sarebbe sopra al 4%. La surroga dunque può essere un rimedio nel breve termine, ma è opportuno valutare attentamente gli effetti di tassi, fissi e variabili, a lungo termine attualmente molto più consistenti di quelli visti nel recente passato.

In linea generale, la surroga del mutuo conviene a chi ha sottoscritto mutui a tassi ancora più alti degli attuali e quando i tassi d’interesse scendono, quindi è una scelta da rimandare se possibile ad almeno il 2024.

Per capire se conviene va poi effettuato un semplice calcolo: si devono moltiplicare le rate del vecchio mutuo per la sua durata residua e le rate del nuovo mutuo per la durata del mutuo di surroga. Se il primo valore è superiore al secondo, allora la surroga è conveniente.

Quando non è possibile surrogare un mutuo

Nel caso positivo in cui si decida di procedere con la richiesta di surroga mutuo, la banca che ha erogato il finanziamento in origine non può opporre alcun rifiuto, ma la banca presso la quale si intende trasferire il mutuo può in alcuni casi rifiutare la richiesta.

Per questo motivo è consigliabile valutare alcuni elementi prima di vedersi respinta la domanda di surroga. In particolare, il mutuatario che desidera rottamare il vecchio mutuo dovrebbe tenere conto delle seguenti casistiche:

  • Ammontare del finanziamento inferiore a 50mila euro – Se la somma residua da pagare è molto bassa, gli interessi saranno minori e, di conseguenza, la banca potrebbe giudicare l’operazione non abbastanza remunerativa;
  • Situazione reddituale del mutuatario modificata in maniera peggiorativa – Può presentarsi tale situazione se il mutuario ha cambiato lavoro e percepisce uno stipendio inferiore rispetto al precedente oppure a causa della presenza di nuove spese o debiti. La motivazione è riconducibile pertanto ad un maggior rischio di insolvenza.
  • Rate scadute – Il mutuatario che desidera surrogare il mutuo potrebbe vedersi rifiutata la richiesta dalla nuova banca qualora avesse precedenti rate scadute non pagate.
  • Deprezzamento dell’immobile – Se l’immobile nel tempo dovesse aver perso valore, la banca potrebbe rifiutare la surroga dal mutuo: in tal caso, non rappresenterebbe più una garanzia sufficiente.
  • Scadenza del mutuo nel breve termine – Se la scadenza del mutuo è prossima all’estinzione, la nuova banca potrebbe non ritenere remunerativa l’operazione e, di conseguenza, negare la surroga del mutuo.
  • Età avanzata del richiedente – Alcune banche o istituti finanziari possono considerare la surroga del mutuo inadeguata per i richiedenti che hanno superato una certa soglia di età.
  • Impiego di risorse finanziarie non legittime – In questo caso, la banca o l’istituto finanziario potrebbe considerare il richiedente non affidabile e rifiutare la richiesta di surroga del mutuo.

Cosa fare se non viene concessa la surroga del mutuo

È importante inoltre tenere presente che le opzioni disponibili dipendono dalle condizioni del mutuo in corso e dalla situazione finanziaria del titolare del mutuo. Prima di prendere qualsiasi decisione è consigliabile valutare attentamente tutte le opzioni disponibili e verificare quali possono essere le conseguenze finanziarie e fiscali di ogni scelta.

La prima cosa da fare è senza dubbio quella di cercare di migliorare la propria posizione creditizia: per farlo è possibile, ad esempio, provare a saldare i debiti in corso, evitare ritardi nei pagamenti delle rate del mutuo e degli altri prestiti, evitare l’apertura di nuovi finanziamenti o carte di credito. Tutte queste operazioni vanno infatti a influire sul rapporto rata/reddito e potrebbe avere impatti negativi nelle valutazioni di una nuova banca che deve concedere la surroga.

Un’altra strada da valutare è la rinegoziazione del mutuo in corso con la banca attuale per richiedere una riorganizzazione del debito o una riduzione del tasso di interesse.

Nella valutazione delle alternative sicuramente è molto importante richiedere, dove possibile, il supporto del proprio consulente finanziario di fiducia, che oltre ad aiutare nella comprensione dei motivi della non idoneità, può fornire assistenza professionale nella gestione del debito e nell’identificazione delle migliori opzioni disponibili.