Con i tassi in continuo aumento, sempre più risparmiatori stanno valutando la soluzione della surroga del mutuo, in particolar modo quelli che hanno un finanziamento a tasso variabile sulla propria abitazione e vedono la rata mensile aumentare costantemente dall’inizio del 2022.
Che cos’è la surroga
La surroga del mutuo dà la possibilità di trasferire il proprio mutuo esistente con una banca verso un’altra banca. Il trasferimento avviene in maniera del tutto gratuita, senza oneri notarili o verso la banca che si intende abbandonare.
Gli aumenti dei tassi di gennaio 2023
Secondo i dati di Bankitalia, a gennaio 2023 i tassi sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (TAEG) si sono collocati al 3,95 per cento.
“Una stangata. Non solo da dicembre a gennaio, in un solo mese, i tassi salgono da 3,36 a 3,95, +0,59 punti percentuali, ma rispetto a gennaio 2022, un anno fa quando erano a 1,78, decollano di 2,17 punti percentuali“, ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Considerando l’importo e la durata media di un mutuo, un rialzo dei tassi così consistente significa che, la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, aumenta, rispetto a un anno fa, da 581 a 731 euro, con un rincaro pari a 150 euro al mese. Una mazzata annua pari a 1.800 euro l’anno”, conclude Dona.
L’opzione della surroga del mutuo
La prima soluzione a tutto ciò è la surroga del mutuo: si può modificare la tipologia di tasso, la durata residua del mutuo, le modalità di ammortamento del capitale. Si può anche obbligare la banca a passare dal variabile al fisso, se si tratta di prima casa, se non si è mai ritardato il pagamento di una rata e se si ha un Isee inferiore a 35mila euro.
Da ricordare però che, comunque, anche se si riuscisse ad effettuare tale passaggio, il tasso fisso sarebbe sopra al 4%.
Insomma, la surroga può essere un ottimo rimedio, ma bisogna comunque considerare un tasso fisso a lungo termine molto più consistente di quelli visti nel recente passato. Certo, l’inversione dei tassi non sembra essere uno scenario realistico in questo momento, ma nel medio termine potrebbe concretizzarsi e portare i tassi di nuovo su livelli appetibili. Valutare attentamente, caso per caso, anche su consiglio del proprio consulente finanziario, appare la scelta più saggia per un risparmiatore in questo contesto.