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Preoccupata dal voto in Catalogna, Bce contatta le banche di Spagna

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La Banca centrale europea ha preso i primi contatti con gli istituti di credito catalani per verificare i possibili impatti del voto della scorsa domenica sul referendum della Catalogna. Lo rende noto El Confidencial, citando fonti ben informate.

“Al momento – scrive il giornale – la situazione appare sotto controllo: non sono stati registrati movimenti significativi di depositi. Pertanto, la Banca centrale europea non ha chiesto un monitoraggio speciale della liquidità né ha convocato riunioni”.

Ricordiamo che ieri, all’indomani della votazione, a Madrid i titoli bancari sono stati presi d’assalto dalla vendite: Sabadell e Caixabank hanno perso rispettivamente il 4.5 e 4.4%. Bankia ha lasciato sul terreno il 3.3%, mentre BBVA ha segnato – 2.4 e Santander -1.6%.

“Possiamo aspettarci ulteriori disordini politici in Spagna e in Catalogna”, hanno affermato gli analisti di ING, specificando che “Se questa crisi dovesse protrarsi a lungo, verrebbe messa a rischio la straordinaria ripresa dell’economia spagnola”.

La debolezza dei titoli finanziari si è estesa ai titoli di Stato spagnoli, dove il rendimento del benchmark di 10 anni è salito di 9 punti base al 1,69 per cento. Una potenziale crisi costituzionale è stata sufficiente per incoraggiare le vendite del debito della periferia europea, con il rendimento delle le obbligazioni italiane salito di 5 punti base al 2,16% mentre quello sul tasso portoghese di 10 anni che ha guadagnato 4 punti base a 2,43%.