Mercati

Plenisfer, gestore multiasset per le nuove frontiere dei mercati

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La gestione attiva è tornata di stretta attualità a seguito dell’emergenza Covid. Lo sa bene Giordano Lombardo (ex a.d. di Pioneer Investments) che insieme a Mauro Ratto, esperto in strategie a reddito fisso e mercati emergenti, Diego Franzin, esperto in strategie azionarie e Robert Richardson, senior executive nell’industria del risparmio gestito, hanno fondato Plenisfer la prima boutique di investimento italiana dedicata a fondi comuni ad obiettivo, svincolati dal benchmark, con un approccio multi-strategy.

Dott. Lombardo, perché avete lanciato questa nuova Sgr in un mercato del risparmio gestito molto affollato di operatori?
A causa dei tassi negativi sul mercato obbligazionario le tradizionali strategie di diversificazione tra mercati azionari e obbligazionari non sono più efficaci. Secondo le nostre attese il mondo dei tassi reali negativi è destinato a durare a lungo e pertanto sono necessari dei cambiamenti nelle tradizionali strategie di investimento.
Riteniamo che l’investitore dovrà sempre di più svincolarsi dai tradizionali benchmark e approcciare gli investimenti definendo degli obiettivi. Per fare fronte a questo, è necessario avere un diverso approccio multi-asset che utilizzi sia asset class tradizionali che alternative in un nuovo mix.

Come vede lo scenario economico finanziario post pandemia?
Il dato più rilevante è che alla fine della pandemia ci troveremo di fronte a una situazione molto complessa sul fronte dei debiti, sia pubblici che societari. Alla fine del 2020 il debito pubblico dei Paesi Ocse sarà pari a circa il 130% del Pil. Un livello che non si vedeva dalla fine della Seconda guerra mondiale, ma che grazie alla ripresa economica è stato possibile ridurre. Per uscire da uno scenario caratterizzato da un elevato indebitamento, in assenza di una crescita globale sostenuta, è probabile che i governi lasceranno correre l’inflazione, che ora si trova ai minimi storici e in alcune aree geografiche anche in terreno negativo. Ma in futuro, secondo noi, è destinata a rialzare la testa.
La ripresa dell’inflazione da un lato sarà favorita all’elevata liquidità messa in circolazione dalle banche centrali e dall’altro sarà indotta dalla ripresa dei consumi al termine della crisi, grazie ai piani di sostegno fiscale. Inoltre, il surriscaldamento dei prezzi sarà favorito anche dalla deglobalizzazione, a seguito dell’accorciamento delle filiere di approvvigionamento, e da fattori demografici, con i baby boomer che continueranno a mantenere un tenore di vita elevato anche quando andranno in pensione, diversamente da quanto accaduto con le precedenti generazioni più orientate al risparmio.

E sul fronte degli investimenti quali sono i risvolti?
Per fare fronte all’inflazione sarà opportuno diversificare su asset reali come le materie prime e i metalli preziosi. Ma non solo. Le economie asiatiche sono state penalizzate in misura inferiore dalla pandemia e per questo hanno fatto meno ricorso a politiche di sostegno eccezionale. Per questo è opportuno diversificare anche sui mercati azionari di quei Paesi.
Invece occorrerà fare attenzione alle valutazioni di alcuni mercati come quello USA, che negli ultimi anni hanno corso molto, soprattutto grazie alla componente tecnologica, ma che potrebbero soffrire in un processo di rotazione settoriale.

Quali prodotti mettete a disposizione degli investitori italiani?
Al momento gestiamo il fondo Destination Value, che riflette pienamente l’approccio di Plenisfer puntando a cogliere le migliori opportunità sia nelle asset class tradizionali, sia in quelle alternative. Siamo inoltre al lavoro per allargare la gamma di offerta con prodotti che rispondere all’esigenza di gestire la parte più prudenziale dei propri risparmi, quindi con una componente di azioni più ridotta. Per la distribuzione dei nostri prodotti stiamo lavorando per definire degli accordi di distribuzione con alcune banche e reti di consulenti finanziari.

A che tipologia di investitori sono adatti i vostri fondi?
I nostri fondi sono uno strumento che può essere utilizzato sia dagli investitori istituzionali che da quelli privati per cercare extra rendimenti senza esporsi alla direzionalità dei mercati. Basti pensare che il fondo Destination Value si avvale dell’investimento iniziale di 1 miliardo di euro da parte del Gruppo Generali, che, in qualità di partner strategico e azionista di Plenisfer, co-investe nei prodotti della società.
I fondi sono adatti anche ai risparmiatori retail che vogliono diversificare da investimenti obbligazionari ormai avari di rendimenti e avere un prodotto chiavi in mano con un obiettivo definito, che sfrutta le migliori opportunità disponibili su tutti i mercati.