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Piazza Affari, i titoli da comprare e da vendere

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MILANO (WSI) – Per arrivare alla conclusione che gennaio non si è chiuso nel migliore dei modi per l’azionario italiano – per usare un eufemismo – non ci vogliono i graficisti. La Borsa milanese ha perso il 13%, solo altri sei indici mondiali hanno fatto peggio. La performance mensile è anche la più pesante dai tempi dell’ultima crisi finanziaria.

Fatte le dovute premesse, l’analisi di Pietro Di Lorenzo, di Sos Trader, risulta molto utile per capire dove si muoverà la Borsa e alcuni dei suoi titoli più scambiati, tra cui le popolari e i ciclici.

Il listino delle blue chip Ftse Mib, si legge nel report settimanale del trader, ha disegnato una “white closing marubozu che mostra una reazione finale nella quinta settimana negativa consecutiva”.

“Ci lasciamo alle spalle un mese di gennaio complicato per le principali borse mondiali: una partenza così negativa non la si vedeva dal  2009, nel pieno della crisi subprime, con Lehman Brothers fallita poco prima”.

La borsa peggiore è stata quella di Shangai (-22%)  a causa rallentamento dell’economia cinese e dalla discesa del petrolio. Male ha fatto anche Piazza Affari che ha lascia sul terreno per la precisione il 12,89% rimangiando nel giro di 20 sedute i guadagni faticosamente accumulati nei precedenti 2 anni, riportando così i prezzi su valori toccati alla fine del 2013.

Guardando all’andamento dei singoli, a zavorrare il listino di Milano sono soprattutto i titoli bancari: Mps -46,19%  Saipem -39,49%  Banco Popolare -33,49%  Unicredit -30,91%  Ubi Banca  -30,61%.

Solo i titoli più difensivi si sono salvati dalle vendite:  Snam 5,165 +6,94% Moncler +5,19% Terna +3,74%. “Graficamente l’indice è ingabbiato da due settimane all’interno del rettangolo 17.800 – 18.900, la fuoriuscita dei prezzi da questo box indicherà la direzione del mercato nei prossimi mesi”.

Il listino Ftse MIB

(Immagine: Sos Trader)

Fra i titoli interessanti per la prossima seduta, Sos Trader segnala:

Unipol: una volta riconosciuto il supporto in 1,88€ e disegnato “una Hammer con volumi esplosivi (scambiate oltre 18,1 milioni di azioni)”, ora tutto è possibile per l’azione della compagnia di assicurazioni bolognese, anche un tentativo di rimbalzo da questi livelli già buoni.

Volumi importanti anche su Banco Popolare – segnalano i graficisti – che a questo punto “rimane al centro del risiko bancario. Il titolo (in virtù dell’altissima volatilità) si presta meglio a rapide operazioni intraday piuttosto che al multiday”.

Moncler mostra una forza crescente, “consolidando sotto la resistenza statica/dinamica passante in area 13.75€. Possibile intervenire a seguito del superamento di questo livello”.

Terna fornisce un significativo segnale di continuazione rialzista disegnando una Long white che tocca nuovi massimi assoluti 4,934€. “Il superamento di questo livello – dicono gli analisti tecnici – potrebbe calamitare nuovi acquirenti”.

Da parte sua, in attesa della pubblicazione dei risultati prevista per martedì BANCA IFIS si riporta a contatto con la resistenza chiave passante in area 29€. Possibile intervenire a seguito del superamento di questo livello

Safilo “disegna un Engulfing Bullish che esplode nella volatilità, che testa (per la sesta seduta consecutiva) la resistenza psicologica rappresentata dai 10€. Una chiusura superiore a questo livello, fornirà un interessante segnale di inversione”.

UBI Banca, al centro delle speculazioni sull’operazione MPS, “testa per la quarta volta nelle ultime 5 sedute il supporto in area 4,28€. Una chiusura inferiore a questo livello, fornirà un pericoloso segnale ribassista”.