Come ampiamente atteso, i ministri delle Finanze dell’Eurozona hanno trovato l’accordo, per la posizione di capo economista della Bce, intorno alla figura di Philip Lane. Il governatore della banca d’Irlanda è ritenuto una “colomba”, ossia promotore di politiche monetarie tendenzialmente lasche. A confermare l’accordo sono alcune fonti all’agenzia Reuters.
Lane assumerà l’incarico di Peter Praet, attuale capo economista della Bce, il cui mandato termina il prossimo 31 maggio. La conferma ufficiale della designazione dell’irlandese avverrà, però, solo a marzo, in occasione di un incontro dei capi di stato e di governo europei.
Il 2019, come noto, vedrà ampi avvicendamenti alla guida della Banca centrale europea, con la fine del mandato di Mario Draghi alla presidenza (31 ottobre) e il termine del mandato di Benoit Coeure, altro membro del consiglio direttivo.
Philip Lane si è occupato a più riprese della crisi dell’euro e delle possibili misure correttive per evitare che si verifichino nuovamente scenari analoghi a quelli del 2011 (che colpirono duramente anche l’Irlanda). Lane ha collaborato anche con l’economista italiana Lucrezia Reichlin, avanzando tre proposte per ridurre il peso dei debiti pubblici fra i Paesi membri (che a causa di essi hanno ridotto “spazio fiscale”).
Fra queste anche l’emissione di bond europei che non implichino “mutualizzazione” dei rischi fra Paesi ma che siano una fonte di investimento alternativo per le banche, attualmente troppo legate al rischio sovrano del Paese di appartenenza.